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27 apr 2016

Chernobyl: una graphic novel racconta il disastro

Chernobyl: una graphic novel racconta il disastroPryp’jat’ è il fulcro , da cui si è scatenato il disastronucleare, ora raccontato a fumetti!
Il più popolato centro, vicino a Chernobyl, ha ispirato gli artisti spagnoli Francisco Sanchez e Natacha Bustos.
Da qui  comincia il romanzo a fumetti ‘Chernobyl – La Zona’, pubblicato da Tunué.

Esistono numerose versioni, diverse di ciò che accadde all’una, 23 minuti e 40 secondi del 26 aprile 1986 nella centrale nucleare di Chernobyl. I motivi che portarono alla liberazione di 50 metri cubi di combustibile radioattivo nell’atmosfera, all’altezza di 2 Km, pari a varie decine di bombe di Hiroshima, forse non saranno mai accertati con sicurezza. 


Ormai accertato, invece, è il sacrificio dei circa 500 mila liquidatori volontari che, senza le protezioni adeguate, bonificarono la struttura e il territorio circostante, così come l’inganno della popolazione di Pryp’jat’ e dei centri vicini, fatta evacuare senza spiegazioni e con la promessa di ritornare ‘entro due o tre giorni’ alle proprie case. Che invece, ancora oggi, restano off limits. Solo pochi coloni, per lo più anziani e ormai decimati, hanno continuato a coltivare queste terre contaminate.

La quotidianità contadina viene bruscamente sconvolta dall’incidente alla centrale.
La narrazione  ci fa immergere nel caos alla centrale, con l’arrivo dei vigili del fuoco, l’irruzione dei militari e il nemico silenzioso ma feroce: la radioattività  che arriva ai 50 rem, quando il massimo accettabile è lo 0,1 all’anno .

Trent'anni dopo, Pryp’jat’ è una città fantasma, con la grande ruota panoramica del parco giochi (che doveva aprire proprio nei giorni del disastro) a ricordare questo terribile evento. In un’area di 30 Km,
dove sorgono i resti della centrale, si può sostare solo per pochissimo tempo, senza correre rischi.
I segni di un male resteranno per i prossimi 100 mila anni.

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