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22 lug 2016

Protezione dei dati: nuove norme Ue per l'era digitale

Protezione dei dati:  nuove norme Ue per l'era digitale
I  cittadini devono avere il controllo delle proprie informazioni personali e, nella massima protezione dei dati.  Le nuove norme imposte dall'Ue,  mirano a creare un livello elevato e uniforme di protezione dei dati in tutta l'Unione nell'era digitale.

 "Il regolamento generale sulla protezione dei dati sensibili, ha sottolineato Jan Philippe Albrecht, promotore della riforma, fa sì che un livello elevato e uniforme di protezione dei dati in tutta l'Ue diventi realtà. È un grande successo per il Parlamento europeo e un 'sì' forte dell'Europa ai diritti dei consumatori e alla concorrenza nell'era digitale. I cittadini potranno decidere autonomamente quali informazioni personali vogliono condividere. La regolamentazione - ha aggiunto - farà anche chiarezza per le imprese, stabilendo un solo regolamento valido in tutta Europa. Le nuove norme danno maggiore fiducia, certezza legale e competizione leale". 


Le nuove norme includono disposizioni sul diritto all'oblio; su condizioni per un "consenso chiaro" per il trattamento dei dati privati dell'interessato; sul diritto di trasmettere i propri dati a un altro titolare del trattamento; sul diritto di venire a conoscenza della violazione (hackering) dei propri dati personali; sulla garanzia affinché le informazioni relative alle politiche di privacy siano indicate con un linguaggio chiaro e semplice e sull'applicazione più severa di tali disposizioni e sanzioni amministrative pecuniarie fino al 4% del fatturato mondiale totale annuo per le imprese che violano tali disposizioni. 

Il pacchetto di protezione dati include anche una direttiva sui trasferimenti di dati a fini giudiziari e di polizia. Si applica ai trasferimenti di dati attraverso le frontiere all'interno dell'Unione europea e stabilisce, per la prima volta, norme minime per il trattamento dei dati a fini di polizia all'interno di ogni Stato membro.

"Il problema principale per quanto riguarda gli attacchi terroristici e altri reati transnazionali è che le autorità di sicurezza degli Stati membri sono riluttanti a scambiarsi informazioni preziose - ha detto la relatrice Marju Lauristin -. Stabilendo standard europei per lo scambio di informazioni tra le autorità, la direttiva sulla protezione dei dati diventerà uno strumento potente e utile che aiuterà le autorità a trasferire dati personali in maniera semplice ed efficiente e, allo stesso tempo, rinforza il rispetto del diritto fondamentale alla privacy". 

Il regolamento entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea. Le sue disposizioni saranno direttamente applicabili in tutti gli Stati membri due anni dopo tale data, che avranno lo stesso tempo per recepire le disposizioni della direttiva nel diritto nazionale.

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