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26 lug 2016

VIRUS ZIKA: STUDIO USA CONFERMA CAUSA MICROCEFALIA

VIRUS ZIKA: STUDIO USA CONFERMA CAUSA MICROCEFALIA
Il Center for Disease Control di Atlanta, negli Usa, conferma con indagini scientifiche il rapporto esistente tra il virus zika e i casi Tweet Oms.
Sono 31.000 i casi in Colombia, oltre 5.000 le donne incinte.

Lo si sospettava da mesi, come aveva suggerito anche l'Oms, ma ora dagli Usa arriva la conferma che il virus zika, trasmesso dalle punture di zanzare, causa la microcefalia, un'anomalia del feto che porta alla nascita di bambini con la testa sproporzionatamente più piccola rispetto al resto del corpo.  

Lo ha annunciato Tom Frieden, direttore del centro per il controllo e la prevenzione delle malattie di Atlanta (Cdc), definendo il legame "senza precedenti" perché non ci sono mai stati virus portati da insetti che hanno causato difetti di nascita nell'uomo.  




La scoperta, a suo avviso, è un "punto di svolta" nella lotta contro il virus, che continua a diffondersi nelle Americhe. "È ora chiaro che il virus causa la microcefalia", ha dichiarato. "Abbiamo confermato adesso ciò che crescenti prove avevano suggerito", ha aggiunto, ribadendo l'invito a donne incinte e ai loro partner di prendere ogni misura per evitare zika.

 "Le prove sono state pubblicate nel 'New England Journal of medicine' da ricercatori del Cdc, che hanno fatto una accurata revisione delle evidenze scientifiche disponibili legate al virus zika e ai difetti di nascita. La dottoressa Sonja Rasmussen, che ha guidato la ricerca, ha riferito che è stato trovato uno schema ricorrente di difetti nei bambini esposti a zika nell'utero e che il virus è stato trovato nel tessuto cerebrale dei bambini morti con la microcefalia.

"Restano molte questioni aperte", ha aggiunto, tra cui quanto spesso i difetti di nascita si verificano nei feti esposti al virus e se  una donna incinta è più a rischio durante specifici stadi della gravidanza. Non tutti i bambini nati da madri contagiate da zika, infatti, hanno problemi. Secondo ricerche in corso anche in Brasile, il paese più colpito dal virus (con 1113 casi di microcefalia confermati), il rischio maggiore riguarda i primi tre mesi di gravidanza.  

Il Cdc sta indagando anche se il virus è legato ad una aumentata probabilità di sviluppare la sindrome Guillain-Barre, una reazione immunologica che può comportare una temporanea paralisi negli adulti.

Fonte rainews.it

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