C'era una volta un uomo che era rimasto vedovo con una figlia che si chiamava Fortuna. Un giorno, desideroso di ridare una madre a sua figlia, si risposò con una donna che si chiamava anche lei Fortuna. La figlia dell'uomo era molto carina, mentre la figlia della donna era decisamente brutta.
La matrigna era molto gelosa della sua figliastra, anche perché il suo nuovo marito era piuttosto ricco, ma la sua ricchezza sarebbe stata da dividere tra le due figlie.
Per questo motivo la figliastra era costretta a fare tutti i lavori più pesanti, mentre la sua vera figlia poteva fare tutto quello che voleva. Un giorno la matrigna con la sorellastra andarono in città a fare spese e lasciarono alla povera Fortuna tutti i lavori da fare, tra cui andare a lavare nello stagno vicino a casa e lavare dieci sacchi interi di riso.
Fortuna era disperata: si mise in riva allo stagno e scoppiò a piangere. Le sue lacrime caddero nello stagno, che iniziò a cambiare colore. Poi una voce disse: Fortuna, sono la tua mamma: ti voglio aiutare; cogli una delle canne di bambù che crescono qui vicino e battila una volta sul tuo fianco esprimendo un desiderio: vedrai che si avvererà.
Fortuna fece come le era stato detto e riuscì a terminare il lavoro. Poco tempo dopo il figlio del signore del luogo diede una festa per cercare moglie. La matrigna e la sorellastra ci andarono. Fortuna andò vicino allo stagno e chiese di poter avere l'abito più bello di tutti. Poté così andare al ballo e il figlio del signore si innamorò di lei. Fortuna lasciò quindi la casa ed sposò il giovane, mentre la matrigna e la sorellastra non capirono mai il segreto dello stagno.
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