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15 feb 2025

Il brusìo di Tiziano Rossi


La racconta di poesie Il brusìo (Einaudi, dal 14 gennaio 2025) di Tiziano Rossi, milanese classe ’35, presenta una visione, a volte comprensiva e a volte disillusa, che racconta il mondo. 

15 mag 2022

Poesie da spiaggia di Jovanotti

Parole di grandi poeti di tutti i tempi, che chiedono di essere lette, ascoltate, ricordate. 

Quelle che trovate in questo libro sono state scelte da un editore di poesia e da un artista che hanno in comune la passione per i versi e il ritmo: raccontano i sentimenti universali, gli stessi da sempre, ma sempre nuovi.

16 mar 2022

L'amore viene prima di Andrea Bajani

Da quando è nato nostro figlio mi è stato chiesto centinaia di volte che cosa provassi, come fosse il bambino, come mi sentissi a essere padre. 

Per quanto inebetito d'amore, non ho mai saputo rispondere. 

L'unica cosa che sono riuscito a fare, nel suo primo mese di vita, è stato aprire il quaderno e appuntare piccole poesie in cui registravo gli accadimenti minimi che, impilati, davano forma a quello sproposito che non riuscivo a dire altrimenti.

Versi di libertà. Trenta poetesse da tutto il mondo di Maria Grazia Calandrone

Maria Grazia Calandrone, voce nota della lirica e della cultura italiane, riunisce in queste pagine trenta personalissimi ritratti di donne accomunate dall'aver trovato nella poesia la possibilità (talvolta l'unica possibilità) di dire la loro sulla vita e sul mondo. 

22 dic 2020

La Festa di Natale (Brano di Gianni Rodari)


La storia che vi racconto oggi, non è una di quelle novelle, come se ne raccontano tante, ma è una storia vera, vera, vera. Dovete dunque sapere che la Contessa Maria (una brava donna che io ho conosciuta benissimo, come conosco voi) era rimasta vedova con tre figli: due maschi e una bambina. Il maggiore, di nome Luigino, poteva avere fra gli otto e i nove anni: Alberto, il secondo, ne finiva sette, e l'Ada, la minore di tutti, era entrata appena ne' sei anni, sebbene a occhio ne dimostrasse di più, a causa della sua personcina alta, sottile e veramente aggraziata. 

La contessa passava molti mesi all'anno in una sua villa: e non lo faceva già per divertimento, ma per amore de' suoi figlioletti, che erano gracilissimi e di una salute molto delicata. Finita l'ora della lezione, il più gran divertimento di Luigino era quello di cavalcare un magnifico cavallo sauro; un animale pieno di vita e di sentimento, che sarebbe stato capace di fare cento chilometri in un giorno se non avesse avuto fin dalla nascita un piccolo difetto: il difetto, cioè, di essere un cavallo di legno! Ma Luigino gli voleva lo stesso bene, come se fosse stato un cavallo vero. 

Basta dire, che non passava sera che non lo strigliasse con una bella spazzola da panni: e dopo averlo strigliato, invece di fieno o di gramigna, gli metteva davanti una manciata di lupini salati. E se per caso il cavallo si ostinava a non voler mangiare, allora Luigino gli diceva accarezzandolo:«Vedo bene che questa sera non hai fame. Pazienza: i lupini li mangerò io. Addio a domani, e dormi bene». 

Brilla in cielo una stella


Brilla in cielo una stella

Con la coda lunga e bella.

Si ode dentro la capanna,

una dolce ninna-nanna.

Filastrocca Ho sognato


 Ho sognato che il Bambino

venne presso il mio lettino

e mi disse dolcemente:

"Per Natale non vuoi niente?"

Filastrocca del contadino


Per Santa Lucia e per Natale il contadino ammazza il maiale. 

21 dic 2020

Voici la Noël


Voici la Noël, le temps des veillées (bis)

Tous les fiancés sont à l'assemblée

Le mien n'ira pas, j'en suis assurée

Il est à Paris ou bien en Vendée

Qu'apportera-t-il à sa bien aimée

Chapelet d'argent, ceinture dorée

Ou bien le bouquet de la fiancée

refrain :

Va mon ami va

La lune se lève

Va mon ami va

La lune s'en va !

Filastrocca Fuoco Fuochello


Fuoco fuochello 
la fiamma traballa 
il bue è nella stalla 

Filastrocca di Natale di Gianni Rodari


 Un abete speciale

Quest'anno mi voglio fare

un albero di Natale

di tipo speciale,

ma bello veramente.


Non lo farò in tinello,

lo farò nella mente,

con centomila rami

e un miliardo di lampadine,

e tutti i doni

che non stanno nelle vetrine.

Filastrocca Natale


Dal tronco nasce il ramo,
dal ramo nasce il fiore,
da Dio venne Maria,
da Lei Nostro Signore.

E’ Natale di gelo
e il bimbo non ha panni:
Maria si toglie il velo
che porta sui capelli.

5 mar 2020

L'infinito senza farci caso di Franco Arminio

L'infinito senza farci caso di Franco Arminio
“Io non so che cosa sia l’amore. So cosa sono le intimità provvisorie. Non pensate a godimenti fuggitivi, a divagazioni non matrimoniali. Solo una visione vecchia di noi stessi e degli altri ci può far pensare all’amore come a una cosa che prima non c’è e poi compare e poi finisce. A me sembra che ci sono parti di noi che sono sempre in amore e altre che sono in fuga, sepolte e irraggiungibili. Ogni incontro bello, ogni intimità attinge a un giacimento mitico e poetico del quale dobbiamo smettere di aver paura. L’amore è una dimensione intimamente locale, si svolge sempre in un luogo ed è inedito ogni suo gesto. Il luogo dell’amore è il corpo. Corpo che diventa foglia, albero, paesaggio. Corpo che fa ombra e fa luce, corpo assoluto e cordiale, per un’ora o per mezzo secolo. Riconoscere questa specificità dell’amore è una forma di resistenza alla globalizzazione delle emozioni, alla dispersione dell’intensità. Il corpo amoroso ci richiama alla vita da vicino, al suo sapore locale, preciso.” 

9 dic 2019

Concorso Nazionale di Poesia in Vernacolo: terza vittoria consecutiva di Nando Silvestri

Concorso Nazionale di Poesia in Vernacolo: terza vittoria consecutiva di Nando Silvestri
Si è svolta sabato 7 dicembre 2019 alle ore 18,00 presso la sala dell’hotel Midi di Lagonegro (Potenza) la cerimonia di premiazione relativa al Concorso Nazionale di Poesia in Vernacolo intitolata ai poeti “Carlo e Antonio Tortorella”

La poesia in dialetto napoletano intitolata “Appriesso” scritta dal casertano Nando Silvestri si è collocata al terzo posto, subito dopo un componimento in dialetto bresciano e un altro in dialetto siciliano. 

Si tratta della terza vittoria consecutiva siglata dal cittadino casertano decretata da una folta giuria di scrittori, professori e saggisti presieduta dalla professoressa Patrizia Del Puente, colta glottologa e linguista di fama nazionale, esponente dell’Osservatorio Nazionale di Dialettologia e docente di lingua presso l’Università degli Studi della Basilicata. 

2 ott 2019

Caro nonno di Gianni Rodari

Caro nonno di Gianni RodariCaro nonno, che ridi
dicendo: "Oh bella, oh bella!
Addirittura un quindici
c'è sulla tua pagella...».

e fingi di non sapere
che non è uri voto in "scienze»,
che il quindici rappresenta
il numero delle assenze,

ebbene, te lo dico
dopo averci ben pensato:
quel numero, me lo tengo
come un voto meritato.

14 set 2019

Alla sera di Ugo Foscolo

Alla sera  di Ugo Foscolo
Forse perché della fatal quiete
tu sei l’immago, a me si cara vieni,
o Sera! E quando ti corteggian liete
le nubi estive e i zeffiri sereni,

e quando dal nevoso aere inquiete
tenebre e lunghe all’universo meni,
sempre scendi invocata, e le secrete
vie del mio cor soavemente tieni.

A Zacinto di Ugo Foscolo

A Zacinto  di Ugo Foscolo
Nè più mai toccherò le sacre sponde
ove il mio corpo fanciulletto giacque,
Zacinto mia, che te specchi nell’onde
del greco mar, da cui vergine nacque

Venere, e fea quelle isole feconde
col suo primo sorriso, onde non tacque
le tue limpide nubi e le tue fronde
l’inclito verso di colui che l’acque

A Silvia di Giacomo Leopardi

A Silvia  di Giacomo Leopardi
Silvia, rimembri ancora
quel tempo della tua vita mortale,
quando beltà splendea
negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi,
e tu, lieta e pensosa, il limitare
di gioventù salivi?

Sonavan le quiete
stanze, e le vie d’intorno,
al tuo perpetuo canto,
allor che all’opre femminili intenta
sedevi, assai contenta
di quel vago avvenir che in mente avevi.
Era il maggio odoroso: e tu solevi
così menare il giorno.

Io gli studi leggiadri
talor lasciando e le sudate carte,
ove il tempo mio primo
e di me si spendea la miglior parte,
d’in su i veroni del paterno ostello
porgea gli orecchi al suon della tua voce,
ed alla man veloce
che percorrea la faticosa tela.

20 lug 2019

La luna di Kiev di Gianni Rodari

La luna di Kiev di Gianni Rodari
Chissà se la luna
di Kiev
è bella
come la luna di Roma,
chissà se è la stessa
o soltanto sua sorella…

“Ma son sempre quella!
– la luna protesta –
non sono mica
un berretto da notte
sulla tua testa!