Dormi sepolto in un campo di grano
Non è la rosa, non è il tulipano
Che ti fan veglia dall’ombra dei fossi
Ma sono mille papaveri rossi
("Guerra di Piero"- Fabrizio De Andre')
Il 25 aprile si celebra la Liberazione dell'Italia dal Nazi-Fasscismo.
Accanto ai volti dei nostri partigiani e tra le immagini della nostra Resistenza, compaiono loro tra i campi di grano: gli splendidi papaveri rossi dell'Italia liberata, simbolo di coraggio, forza e patriottismo, di chi ha lottato per la pace e per la libertà del nostro Paese.
La Resistenza partigiana e, tutti i movimenti storico-politici che hanno portato alla liberazione dell’Italia, rimarranno impressi nei ricordi di molte generazioni, così come le immagini trionfanti delle rivolte e di coloro che hanno fatto del 25 aprile un giorno immemore.
Accanto alle fotografie, vi è un fiore che, tra gli scontri e le battaglie, si erge fiero tra i campi: il papavero, il simbolo della libertà. Questo fiore, per alcuni considerato infestante, è un omaggio alla vita e alla vittoria.
I papaveri ricordano le gesta compiute in nome della libertà, sbocciando spontanei tra i campi, lungo i torrenti o i binari, in ambienti spesso ostili, in cui con la loro delicatezza ed il loro colore così intenso dominano la scena, accompagnando le Squadre d’Azione patriottica nelle campagne.
Sono i simboli della Resistenza, capaci di fiorire sui campi di battaglia e di rievocare, con le loro venature, il rosso del sangue, ma anche gli ideali in cui credevano i tantissimi partigiani morti negli scontri.
Nel linguaggio dei fiori, i papaveri rossi simboleggiano proprio la semplicità e la consolazione e sono utilizzati per commemorare i caduti di guerra non solo in Italia, ma anche in Inghilterra nel Remembrance Day.
Nessun fiore poteva essere perciò più indicato in questo giorno.
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