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9 dic 2019

Concorso Nazionale di Poesia in Vernacolo: terza vittoria consecutiva di Nando Silvestri

Concorso Nazionale di Poesia in Vernacolo: terza vittoria consecutiva di Nando Silvestri
Si è svolta sabato 7 dicembre 2019 alle ore 18,00 presso la sala dell’hotel Midi di Lagonegro (Potenza) la cerimonia di premiazione relativa al Concorso Nazionale di Poesia in Vernacolo intitolata ai poeti “Carlo e Antonio Tortorella”

La poesia in dialetto napoletano intitolata “Appriesso” scritta dal casertano Nando Silvestri si è collocata al terzo posto, subito dopo un componimento in dialetto bresciano e un altro in dialetto siciliano. 

Si tratta della terza vittoria consecutiva siglata dal cittadino casertano decretata da una folta giuria di scrittori, professori e saggisti presieduta dalla professoressa Patrizia Del Puente, colta glottologa e linguista di fama nazionale, esponente dell’Osservatorio Nazionale di Dialettologia e docente di lingua presso l’Università degli Studi della Basilicata. 


La poesia vincitrice definita dalla suindicata docente “un componimento speciale” affronta il tema dell’abbandono visto dall’amico dell’uomo a 4 zampe in un dialogo immaginario fra l’essere umano ed il cane. 

Ma il componimento premiato si configura anche come un’analisi introspettiva dell’animo umano proteso alla distruzione della fauna e della flora alimentata dall’ipocrisia di uomo ed istituzioni. 

“Dietro apparenti crociate ambientaliste supportate dalla strumentalizzazione politica si nasconde la protervia di intenti distruttivi sottesi alla spartizione di rendite e lauti profitti”. 

E’ questo il parere dell’articolista e docente casertano che ha tratto spunto dall’instancabile lavoro dello stimato dottore Giovanni Ferrara (Ente Nazionale per la Protezione Animali) volto a fronteggiare il drammatico fenomeno del randagismo e ad accudire i cani abbandonati nella efficiente struttura denominata “Dog’s Town” situata in provincia di Caserta.

 “Nemo Propheta in Patria” dichiara Nando Silvestri, sottolineando la scarsa propensione della città di Caserta verso la letteratura, la cultura e la scrittura, specie se sganciate dalle ricorrenti ed usuali mode da aperitivo”.

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