La prossima edizione del Premio contiene alcune importanti innovazioni: per la prima volta, venerdì sera 13 luglio avrà luogo, (a Cetona) un reading Poetico al quale parteciperanno autori tra i più noti ed illustri, ospiti del Premio.
In quella occasione, prima della conclusione del reading, ci sarà un “ricordo” poetico di Apollinaire, del quale ricorre il centenario della scomparsa. Altra importante novità: il pubblico presente al Premio, sabato 14 luglio dalle ore 18.00, sarà chiamato a votare, in diretta il Poeta giovane scelto fra gli 8 finalisti. Tutti così saranno coinvolti nella premiazione dei giovani, dopo averne ascoltato il testo (sonetto) che ognuno di loro avrà composto nelle 24 ore precedenti, con le parole (5) scelte dalla Giuria.
Il Premio è sostenuto dalla “Fondazione Antonio Maria e Mariella Marocco per la tutela del libro manoscritto e stampato”. La filantropia è una delle ragioni per cui ha ideato il Cetonaverde Poesia, ed è importante anche per Antonio Maria Marocco. La Fondazione è nata a Torino, nel 1998. Ha sempre portato avanti, un pensiero tenace, scegliendo la pubblicazione di antichi testi, in edizione anastatica. Passione condivisa e coltivata dai due fondatori, in molti anni di collezionismo di libri rari.
I giovani Poeti sono una delle colonne portanti del Premio. Dare spazio ai giovani è diffondere la Poesia, oggi, così come viene scelta e scritta dalle giovani generazioni. La Poesia è tramite di conoscenza, è il cuore e il senso dell’esistere, profondo. Moltissimi i giovani che scrivono, molti sono notevoli, la loro Poesia è profondamente vitale, per questo il Premio vuole sostenere la Poesia dei giovani, perché siano conosciuti ed apprezzati come meritano.
Come diceva Borges,“ Poeta è un’investitura molto preziosa, nessuno può darsela da solo”. Il ruolo della Poesia è quello di trasmettere emozioni, nelle quali chi legge si riconosce. Sono consapevole che la Poesia suscita una serie di domande e non ci sono risposte perché l’indicibile resta tale. Al poeta è dato di scrivere la contradditorietà e la bellezza della condizione umana, il dolore senza rimedio e il tormento dell’infinito.
Buoni poeti si nasce o si diventa?
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