L’Evergreen Fest, a Torino, come ogni anno, porta musica, teatro e ballo al parco della Tesoriera.
La scorsa settimana gli organizzatori, dimostrando coraggio, hanno però proposto qualcosa di diverso dal solito: una serata dedicata alla poesia, o meglio, al Poetry Slam.
La gara tra poeti giudicati dal pubblico. Sette poeti, due round, e cinque giurati scelti tra gli spettatori. Uno scontro finale tra i concorrenti con i punteggi più alti, fino alla proclamazione del vincitore.
Il Poetry Slam è un tipo di spettacolo che vanta un pubblico affezionato in città e, che, però, questa volta ha provato a confrontarsi con spettatori nuovi e di passaggio.
Famiglie, bambini, adolescenti e cani iperattivi. Insomma, una sfida da far tremare i polsi a questi poeti.
Francesco Deiana, giovane poeta e filosofo torinese tra i più apprezzati in città, ha condotto la gara che ha visto scendere in campo, tra versi e metafore, quattro donne e tre uomini.
In rigoroso ordine di apparizione: Valeria Bianchi Mian, Paride Rama, Isabel Rodriguez Ramos, Gianluca Sommessa, Simone Torino, Serena Artom e Doriana De Vecchi.
I poeti, giudicati per il testo e per l’interpretazione, hanno portato sul palco argomenti e stili diversi. Ironia e dramma. C’è chi ha trattato l’attualità nazionale e internazionale. Chi il lavoro, come Gianluca Sommessa, "Fino a quando io sarò un numero tu sarai una fonte di guadagno, quando mi considererai una risorsa io sarò un tuo alleato".
Chi la famiglia, come Serena Artom, "Ho perso mio padre presto. No, non per colpa del mio disordine. È morto".
E c’è stato anche chi, come Simone Torino, ha allargato l’audience e il potere della comunicazione e della poesia, accompagnando la sua declamazione a voce con i gesti della LIS, la lingua dei segni.
Dopo i primi due round, si sono qualificati per la sfida finale i tre uomini.
E. tra questi, ha portato a casa la vittoria e la possibilità di partecipare alla semifinale piemontese di Poetry Slam, Simone Torino.
L’esperimento poetico degli organizzatori dell’Evergreen Fest può dirsi riuscito.
Gli spettatori hanno seguito e gradito, dimostrando di apprezzare la novità della proposta. E non è da escludersi che, dopo questa esperienza, il circuito del Poetry Slam guadagni nuovo pubblico e nuovi partecipanti. Del resto, come ha detto in conclusione Deiana, “A vincere è sempre la poesia”.
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