La calendula è una pianta antibatterica e antinfiammatoria, utile contro i dolori mestruali, in caso di colite e per le scottature. Scopri le proprietà benefiche, quali sono le controindicazioni della calendula e come usarla.
Nominata Calendula officinalis , appartiene alla famiglia delle Composite. Nota anche come "oro di Maria", la calendula è molto utile come antispasmodico e antinfiammatorio. Scopriamola meglio.
Essa contiene triterpeni, flavonoidi, polisaccaridi, caroteni, fitosteroli, olio essenziale, mucillagini, acido salicilico e sostanze amare. Per uso interno, generalmente come tintura madre o macerato glicerinato, viene impiegata nelle disfunzioni dell'apparato genitale femminile, poiché aumenta le mestruazioni scarse e diminuisce quelle abbondanti.
Ha azione antispasmodica sui dolori mestruali e addominali.
La proprietà antinfiammatoria agisce sulle irritazioni delle mucose, data la presenza delle mucillagini, ed è quindi indicata in caso di colite, gastrite, ulcere e qualunque patologia a carico dei tessuti interni.
Per uso esterno le sue attività antinfiammatorie, antisettiche, cicatrizzanti, rinfrescanti, emollienti e dermopatiche la rendono il rimedio elettivo per scottature, ferite, arrossamenti e irritazioni della pelle, delle ulcere della bocca e per infiammazioni gengivali.
Particolarmente indicata anche per eritemi: https://www.esteticaelavoro.it/calendula.html?tracking=5c1c05e1c00f8
Per l'assunzione e l'utilizzo della calendula non sono conosciute controindicazioni o effetti collaterali. Anche il rischio di allergia alla pianta è molto basso, data l'assenza di elenalina (lattoni sesquiterpenici).
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