Miriam Toews con "I miei piccoli dispiaceri", racconta le vicissitudini di una famiglia, quella di Elf e Yoli, dove pazzia, dramma, melodramma, tragedia e commedia sono all'ordine del giorno.
Miriam Towes è nata in Canada e, cresciuta in una comunità mennonita di stampo patriarcale.
A diciotto anni si trasferisce a Montréal, e manifesta la sua ribellione.
E' anche molto ironica e le capitali del mondo la ricoprono allegramente di dollari, per farle suonare il pianoforte.
Tutti gli uomini si innamorano perdutamente di lei.
Yoli è la sorella sgangherata.
Ha avuto diversi figli con uomini diversi.
E' l'amante di un avvocato, se si rompe la macchina paga il meccanico in prestazioni sessuali, ha il conto sempre in rosso e una carriera mancata.
Elf è depressa e vuole suicidarsi, a due settimane da un’importantissima tournée.
“Elfie, ma ti rendi conto di quanto mi mancheresti?”
Quali sono le cose giuste da dire per salvare una vita?
Yoli la prende in giro, la consola, la sgrida e, aggredisce lo psichiatra dell’ospedale.
Parla con zia Tina, con il marito scienziato di Elf, con Claudio, il suo agente italiano e, tra cene, figli ed ex mariti, sorrisi e ultime frontiere del pianto, lottano tutti per convincere Elf ad accettare il dono fragile della vita.
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