la sera di Liguria, perdizione
di cuori amanti e di cose lontane.
Indugiano le coppie nei giardini,
s'accendon le finestre ad una ad una
come tanti teatri.
Sepolto nella bruma il mare odora.
Le chiese sulla riva paion navi
che stanno per salpare.
Qualche cenno biografico
Vincenzo Cardarelli, il cui vero nome è Nazareno Cardarelli, nasce il giorno 1 maggio del 1887 a Corneto Tarquinia in provincia di Viterbo. I genitori sono di estrazione molto umile e la madre Giovanna sarà praticamente assente dalla sua vita; tale assenza che provocherà molto dolore al poeta. Il padre, invece, Angelo Romagnoli, gestisce una piccolo caffè nella stazione ferroviaria di Tarquinia. Angelo viene soprannominato il "bisteccaro", che nel dialetto di Tarquinia significa uomo di modesta condizione economica, e Vincenzo a causa di una malformazione alla mano sinistra viene chiamato "il bronchetto del bisteccaro". La difficile condizione familiare e la sua altrettanto complicata vita sociale lo fanno soffrire al punto da riversare nella sua poesia complicati sentimenti di odio e amore. Spesso la nativa terra etrusca viene persino resa oggetto di una sorta di trasformazione favolistica.
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