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9 feb 2018

Solo il silenzio è più sicuro: motto cyber-sicurezza degli Emirati Arabi Uniti

Solo il silenzio è più sicuro: motto cyber-sicurezza degli Emirati Arabi Uniti  Solo il silenzio è più sicuro", è questo il biglietto da visita della DarkMatter, società di cyber-sicurezza degli Emirati Arabi Uniti per la quale lavorano diversi analisti occidentali esperti in questioni di intelligence e che da anni opera in modo molto chiacchierato nel campo delle tecnologie di sorveglianza di massa. 
Un telefono "supersicuro" chiamato "Katim" ("Silenzio") e uno slogan-manifesto che la dice lunga "

In una intervista all'Associated Press, Faisal al-Bannai, CEO della società, cerca di allontanare le ombre ma gli attivisti che si occupano di diritti civili continuano a puntare il dito contro i suoi legami con il potere e a denunciare i possibili obiettivi. 

Faisal al-Bannai, respinge le accuse di hackeraggio anche se riconosce gli stretti rapporti con il governo degli Emirati e rivendica anche l'assunzione di analisti provenienti dalla CIA e dall'NSA.


Competenze di questo tipo, denunciano le ONG che si occupano di diritti civili, possono essere usate per colpire chi, nei paesi arabi lotta per per la libertà. Sono diversi del resto gli attivisti già finiti in carcere negli stessi Emirati. Al-Bannai si difende "è solo business". 

La società, dice, seleziona con cura i propri clienti, tra cui fanno la parte del leone le agenzie governative e la polizia di Dubai: "Far finta che non venga usato [per sorvegliare] sarebbe stupido. La vera domanda che tutti dovrebbero farsi è quale sia il giusto equilibrio." 

Il giusto equilibrio di cui parla il CEO di DarkMatter è quello tra privacy degli individui e la sicurezza pubblica e da questo punto di vista, le decisioni etiche che promanano dalla potente tecnologia che la società mette a disposizione delle agenzie governative, Al-Bannai le lascia volentieri ai clienti. 

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