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17 apr 2018

Un consulto clinico 2000 anni dopo. Patologie e cause della morte di Alessandro Magno di Marcello Caremani

Un consulto clinico 2000 anni dopo. Patologie e cause della morte di Alessandro Magno di Marcello Caremani
Marcello Caremani indaga sulla morte di Alessandro Magno. Uno dei più grandi conquistatori e strateghi della storia morì ad appena trentadue anni per cause ignote su cui ha provato a fare chiarezza il noto medico aretino, già direttore dell’Unità Operativa di Malattie infettive e del Dipartimento di Medicina specialistica dell’Ospedale San Donato e poi assessore comunale alle politiche sociali e sanitarie. Da questo studio è nato il libro “Un consulto clinico 2000 anni dopo. Patologie e cause della morte di Alessandro Magno” che accompagnerà i lettori a riscoprire il re di Macedonia da una prospettiva diversa e insolita. 

Caremani non ha infatti scritto una storia di Alessandro Magno, già ampiamente pubblicata, ma ha guardato con curiosità scientifica la sua vita e ha provato a discutere clinicamente dei suoi problemi di salute, in particolar modo quelli insorti durante i dodici anni alla conquista dell’Asia. Già in distribuzione, l’opera sarà presentata per la prima volta alla città il prossimo sabato 5 maggio presso il Circolo Artistico. 


Nel suo libro, l’autore ne valuta le malattie e le lesioni procurate dalle battaglie, cercando di porre una diagnosi probabile sulle patologie e sui danni a cui andò incontro. In quel periodo non esistevano esami, accertamenti e terapie efficaci, dunque la ricostruzione poggia su un attento studio dei sintomi riferiti dai vari autori (che peraltro non sempre concordano): 

Caremani si è spogliato della mentalità del medico moderno e si è calato direttamente nel ruolo del iatrè, l’antico clinico proiettato in un mondo ancora intriso di una medicina magica e religiosa che però stava già muovendo i primi passi verso un’analisi scientifica ancora rudimentale, ma già empirica. 

«Si tratta di un consulto affascinante - commenta Caremani, - che porterà a fare luce su una morte giovane e avvolta dal mistero. Non sarà possibile, come non lo è stato nel passato, porre una diagnosi certa, ma sarà invece interessante, dopo un’autopsia clinica eseguita 2000 anni dopo, esprimere se questa possa avere una probabilità bassa, media o elevata di essere corretta». 

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