Gelem, Gelem è l'inno del popolo Rom, adottato ufficialmente dai delegati del primo Congresso Mondiale Rom svoltosi a Londra nel 1971. Il titolo è scritto anche in altre grafie, come "Gyelem, Gyelem", "Dzelem, Dzelem","Dželem, Dželem", "Djelem, Djelem", "Ђелем, Ђелем", "Џелем, Џелем", "Джелем, джелем", ed è conosciuto anche con altri nomi, o fra cui "Opré Roma" e "Romale Shavale".
È stato composto, nella sua forma ufficiale, dopo la fine della seconda guerra mondiale dal musicista Jarko Jovanović, che scrisse il testo in lingua romaní adattandolo ad una melodia tradizionale. Nel brano sono presenti riferimenti al Porajmos, lo sterminio di Rom e Sinti perpetrato dai nazisti, precisamente dagli Schutzstaffel, la Legione Nera.
Testo
Gelem, gelem, lungone dromensa
Maladilem bakhtale Romensa
A Romale katar tumen aven,
E tsarensa bahktale dromensa?
A Romale, A Chavale
Vi man sas ek bari familiya,
Murdadas la e kali legiya
Aven mansa sa lumniake Roma,
Kai putaile e romane droma
Ake vriama, usti Rom akana,
Men khutasa misto kai kerasa
A Romale, A Chavale
Traduzione
Sono andato, sono andato per lunghe strade
Ho incontrato Roma felici
Oh Rom, da dove vieni
con le tende su queste strade felici?
Oh Rom, oh fratello rom
Una volta avevo una grande famiglia
La Legione Nera li ha uccisi
Venite con me Roma da tutto il mondo
Per i Roma si sono aperte strade
È il momento, alzatevi ora
Saliremo alti se agiamo
Oh Rom, oh fratello rom
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