Nel II secolo prima di Cristo, la penisola istriana era governata dagli Istri, una delle tribù illiriche.
I Romani avevano cercato di conquistare l'Istria numerose volte, ma i soldati si ubriacavano ogni volta perché gli Istri lasciavano le loro case vuote ma piene di vino.
Alla fine i Romani inviarono un esercito forte che fece ritirare gli Istri guidati dal re Epulo fino a sud dell'Istria, fino al castelliere Nesazio vicino all’odierna Pola.
Gli Istri resistettero agli attacchi degli invasori per mesi, ma quando i Romani deviarono il corso del fiume, gli Istri si resero conto che nel castelliere sarebbero morti di sete.
Non volendo arrendersi ai Romani, Re Epulo, la sua famiglia e i militari salirono in cima al castelliere e si uccisero conficcandosi le spade nel petto.
Questo avvenimento impressionò anche Giulio Cesare che lo descrisse nelle sue memorie.
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