Che ruolo ha la critica letteraria?
A cosa serve la recensione di un libro?
Sono domande che mi pongo spesso, se non tutti giorni, soprattutto quando penso alle opere da presentarvi nel mio blog amochilegge.blogspot.it!
La recensione ha solo finalità promozionali?
Oppure no?
Nell' 1963 i giornali di New York non vennero pubblicati, a causa di uno sciopero dei giornalisti durato per ben 114 giorni.
I libri,invece, fortunatamente, vedevano la luce ma...
Purtroppo nessuno li recensiva.
Un gruppo di intellettuali e scrittori amici di Robert Lowell, il poeta, e sua moglie, la scrittrice Elizabeth Hardwick: l’editore A. Whitney Ellsworth e soprattutto Robert B. Silvers e Barbara Epstein, capì che era il momento di fondare una rivista letteraria, composta con lunghe recensioni.
Da qui, quindi, nasce il dilemma, fare le recensioni per economico?
No....
Assolutamente, la risposta era quella di rendere le recensioni,un genere letterario, negli Stati Uniti.
«Il torpore della New York Times Book Review è quello che colpisce di più. La lode banale, la critica flebile, lo stile sciatto e gli articoli esili, l’assenza di coinvolgimento e passione, personalità e originalità – la mancanza, infine, di uno stesso tono letterario – hanno fatto del New York Times un giornale di provincia», scriveva la Hardwick.
Ecco qual'è il vero spirito di una recensione: il coinvolgimento del recensore ad un confronto ed un dialogo intellettuale con i lettori, che amano avere un punto di vista critico e assolutamente vivo nei confronti dei libri, che creano lo sfondo della realtà in cui vivono....
I libri fanno riflettere e sorridere e sono lo specchio di un mondo ironico, drammatico e semplicemente complicato da descrivere in due parole.
Ben venga lo spunto critico dei lettori che offrono numerose chiavi di lettura, che spesso sfuggono al semplice recensore....
Con questo pensiero concludo e, non vi tedio oltre, ma vi ringrazio di cuore miei cari lettori che mi seguite con tanta dedizione!
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