I grandi scrittori hanno un fascino nascosto, che possiamo cogliere solo di sfuggita, quindi mai interamente e profondamente.
La loro vita cela tanti misteri, da domandarsi se sarà la fama o i loro eccessi che ce li fanno apprezzare.
Oggi parliamo delle curiosità sulla vita di Edgar Allan Poe, nato a Boston il 19 gennaio 1809 e morto a Baltimora, il 7 ottobre 1849.
Poe fu uno scrittore, poeta, critico letterario, giornalista, editore e saggista statunitense.
I genitori di Poe erano attori e, molto probabilmente, scelsero il suo nome ispirandosi al principe Edgar, uno dei personaggi del Re Lear di Shakespeare, tragedia che portavano in scena prima della nascita del futuro scrittore.
Poe ha utilizzato molti pseudonimi durante la pubblicazione delle sue opere: Gaffy, Henri Le Rennet, per sfuffire ai creditori.
Per il certificato di arruolamento nell’esercito utilizzò invece Edgar A. Perry.
La poesia "Il corvo" reca il nome Quarles.
Infine, poche settimane prima di morire, chiese a sua zia Maria Clemm di inviargli una lettera, ma indirizzata a E.S.T. Grey.
Il fratello maggiore, William Henry Leonard Poe (Henry), di Edgar, era un marinaio dedito all'alcool e, che ha pubblicato alcune poesie e racconti in una rivista di Baltimora.
E'verosimile l'ipotesi che queste opere, fossero scritte da Edgar.
In un articolo dell’Evening Mirror di New York del maggio 1845, Poe accusò il poeta Henry Wadsworth Longfellow di plagio. Una cosa strana, dato che proprio un anno prima lo aveva elogiato definendolo come “il miglior poeta in America”. In difesa di Longfellow rispose all’articolo un misterioso lettore del giornale, un tale Outis. La leggenda vuole che fosse stato proprio Poe a scriversi quella risposta, nel tentativo di occupare più spazio tra le colonne del giornale, firmandosi con lo stesso nome che usò Ulisse con il Ciclope (“Outis” è in greco “Nessuno”).
I dettagli della morte di Edgar Allan Poe sono ancora sconosciuti.
Il 3 ottobre del 1849 fu trovato in pieno delirio mentre girovagava per le strade di Baltimora, indossando abiti non suoi.
Quattro giorni dopo morì in ospedale, senza mai essere stato in grado di spiegare cosa gli fosse successo.
Non avendo documentazione medica dell’epoca, negli anni si sono susseguite varie ipotesi, tra cuiepilessia, sifilide, rabbia, delirium tremens, meningite e colera.
Si dice che la notte prima di spirare abbia ripetuto il nome “Reynolds”, ma nessuno ha mai saputo spiegare a chi si riferisse.
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