Il Premio Internazionale Sinbad degli Editori Indipendenti è stato assegnato per la prima volta al Teatro Margherita di Bari venerdì 20 e sabato 21 novembre.
La prima sera è stata dedicata alla narrativa straniera.
Ha vinto il libro " I miei piccoli dispiaceri" di Miriam Toews.
Gli altri due romanzi finalisti sono "Chiederò perdono ai sogni" di Sorj Chalandon e, "Gli anni di Annie Ernaux".
I cinque componenti della Giuria sono gli scrittori Concita De Gregorio, Nicola Lagioia, Marco Missiroli e Michela Murgia e Simonetta Bitasi.
Tra i tre italiani in finale: "Panorama" di Tommaso Pincio, "La cena del cuore" di Beatrice Masini e "La festa è finita" di Eugenio Vendemiale.
I due autori vincitori ricevono 4 mila € ciascuno.
Il premio Sinbad è il primo dedicato alle case editrici indipendenti.
L’idea della kermesse è di Ginevra Bompiani e Chiara Valerio, rispettivamente editrice ed editor di Nottetempo, dopo l’esclusione del loro romanzo "Ovunque, proteggici" di Elisa Ruotolo, dalla cinquina del premio Strega 2014.
Poi si sono aggiunti altri editori, tra cui Minimum fax, Iperborea, Il Saggiatore, Elliott e, sono stati coinvolti scrittori e critici famosi.
Il regolamento è semplice: c’è un comitato tecnico organizzativo che cambia ogni anno e, sceglie le giurie che a loro volta cambiano annualmente.
La prima giuria, che decide i finalisti, è formata da tre librerie indipendenti, tre biblioteche, tre blog letterari e tre circoli di lettura.
La seconda decreta i vincitori, ed è composta da critici e scrittori.
Il premio Sinbad cerca di provare a discutere di libri nel merito.
Prova a dare linfa vitale alla critica.
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