La fondamentale figura materna viene celebrata e omaggiata non solo nei ricordi di bambino, ma soprattutto nella vita quotidiana di un uomo ormai adulto. Si percepisce, da subito, un incontrastato amore e una forte dedizione alla madre, rifugio e benessere per placare le inquietudini dell'animo.
L'amore sconfinato non necessita di parole dette in modo confuso e altisonante,ma si dimostra con piccoli gesti come un abbraccio, un bacio, una carezza....
Gesti che sono sempre pronti ad essere concessi e ricevuti, ad un palmo dal cuore, come scrive Roberto Festa.
L'autore con la poesia "Ad un palmo dal cuore", ha vinto la sezione principale del Concorso "Il Parnaso. Premio Angelo La Vecchia", conclusosi il 30-01-2016, presso il Teatro Sociale di Canicattì.
A voi cari lettori, l'onore di leggere questa poesia e, a me l'orgoglio di averla recensita.
"Ad un palmo dal tuo cuore"
Tu parli - madre - senza le parole
se ferma. Nell'incanto di un pensiero, ti siedi
controluce, a disegnare il mondo
che s'affaccia in chiaroscuro.
Mente ripassi, l'arte del silenzio
rifugio per chi ha troppo da dire
ed io t'osservo, muto mentre penso
se sia ancor'oggi , in grado di capire.
Oggi, che il tempo ha ormai invertito i ruoli
e per baciarti, sono io a chinare
la linea pensierosa dei miei cieli,
per farteli di nuovo riabbracciare
stringili madre, nella tua carezza.
Per me da sempre, chiostro di calore
per riportarmi al tempo in cui l'altezza
la misuravo a un palmo dal tuo cuore
(Roberto Festa)
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