Il Trentino Book Festival vi aspetta dal venerdi 17-06-2016 a domenica 19-06-2016.
Caldonazzo si trasforma così in una ambita meta turistica della cultura.
I libri sono protagonisti assoluti del festival, promosso da Pino Loperfido, in collaborazione con Associazione Balene di Montagna.
Inaugura oggi il Festival con l’apertura delle mostre “1916-2016: Roald Dahl, il gigante gentile” curata dal Liceo Artistico F Depero di Rovereto, in collaborazione con le Biblioteche Comunali della Valsugana e, “A che ora è la fine del mondo?" E “off limits” di Collettivo
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Quindi dalle ore 18 al Blue Coffee Bar lo scrittore Massimo Libardi presenta il suo “Monelli, Musil e Lorussu “tre Scrittori al fronte”.
Si ripercorre il comune denominatore che lega queste tre figure letterarie ossia la loro presenza al fronte durante la Grande Guerra sui monti che circondano la Valsugana e l’impatto che questo ebbe sulla loro produzione letteraria.
Segue verso le 19,45 l’incontro moderato da Paolo Piffer con Diego Leoni “La guerra verticale: quel che vissero e videro i combattenti, e ne scrissero” un manuale sull’adattamento degli eserciti allo scenario di guerra delle cime montane.
In serata ore 20,45 a Casa della Cultura Claudio Morelli discute con Alessandro Fontanari su “Quando i mocheni giunsero al mare.
Scorciatoie e raccontini di una vita in folle”, 70 micro-narrazioni alla ricerca del tempo perduto. Domani inaugura ufficialmente il festival che “rompe il ghiaccio” con “Storie al limite dell’area” incontro reso vivo dall’abile narrazione di Carlo Martinelli che per l’occasione sarà accompagnato dai fiati del Corpo bandistico di Caldonazzo.
Si tratta di un adattamento studiato proprio per il Trentino Book Festival del fortunato progetto “Un libro in trenta secondi” che grazie alla passione per il pallone di Martinelli saprà affascinare appassionati del calcio e non.
L’arte del pallone e gli aneddoti saranno accompagnati da pagine di Albert Camus, Cesare Battisti, Pier Paolo Pasolini, Marilyn Monroe, Fabrizio De Andrè, Gianni Brera e altri ancora. Si prosegue affrontando in tema dell’amore malato in “Splendi più che puoi” di Sara Rattaro.
Immancabile la presenza del collettivo Wu Ming, ore 19 al Blue Coffee bar con cui si ritorna a parlare di guerra in “L’invisibile ovunque. La libertà è veleno per chi si è abituato ad aspettare comandi” e l’arte di adattarsi che ciascuno mette in atto anche in condizioni disumane di trincea o guerra.
In attesa della guest della prima giornata di festival ossia il giornalista e pensatore Giulietto Chiesa, alle ore 19 sarà possibile partecipare ad un Cafè Dèbat moderato da Grazia Campregher. Una sorta di caffè filosofico di confronto ad ingresso libero ma consumazione obbligatoria. Infine l’attesa è tutta per Giulietto Chiesa intervistato da Renzo Maria Grosselli ore 20,10 in Casa della Cultura.
Si parlerà di “Putinfobia”, perché l’Occidente ha paura di chi potrebbe essere la nostra salvezza.
Chiudono la giornata lo spettacolo produzione di Fondazione Aida “Il Giardino di Gian Burrasca” ore 20,30 Teatro S. Sisto e ore 21,30 in piazza Municipio l’evento “La febbre degli anni ottanta”, presentazione del libro di Paolo Morando e concerto con i Radiottanta.
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