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3 giu 2016

In nome di mia figlia : film di Vincent Garenq in sala dal 9 giugno

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La storia di un'ossessione di giustizia durata poco meno di trenta anni. Ovvero la vendetta ostinata e meticolosa di un padre, Andre' Bamberski (Daniel Auteuil), che non accetta la morte misteriosa della figlia quattordicenne Kalinka, avvenuta nel 1982. 

E cosi' per trenta anni cerca di vendicarla tra cause, trasferte all'estero, tribunali e avvocati. Il film diretto da Vincent Garenq sarà nelle sale cinematografiche dal 9 giugno con la Good Films.


Tutto parte dal Marocco quando Andre' insieme alla moglie Dany (Marie-Jose'e Croze) e ai due figli incontra il dottor Dieter Krombach (Sebastian Koch). 

Dopo un po' nasce una storia d'amore tra Dany e il dottore fino al divorzio di quest'ultima da Andre'. Dopo circa una anno Kalinka, la loro figlia quattordicenne, muore mentre e' in vacanza in Germania con madre e patrigno. Una morte misteriosa che comunque la giustizia tedesca liquida senza riscontrare alcun reato, nonostante un'ambigua autopsia che potrebbe far pensare a una violenza. 

Da qui trenta anni di ricercata vendetta ai danni di un uomo, Krombach, che a un certo punto viene accusato di violenza verso una sua cliente minorenne in Germania. Nonostante la recidiva e le molte prove, il dottore viene comunque protetto dalla giustizia tedesca che respinge ogni legittima estradizione in Francia. Ma Andre' non molla esponendosi anche a reati (e' stato condannato a un anno per rapimento) pur di avere quella giustizia personale che non riesce ad ottenere da quella ordinaria.

Il film è tratto da una storia vera, e ispirato a un libro omonimo a firma dello stesso Andre' Bamberski. 

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