I ricercatori del Kavli Institute of Nanoscience, presso l’Università di Delft, nei Paesi Bassi hanno scoperto il nuovo hard-disk ’salva spazio', che si basa su una superficie di rame sulla quale gli atomi di cloro si dispongono formando una perfetta scacchiera: quando manca un atomo, si forma uno spazio vuoto, che può essere riempito trascinando gli atomi accanto grazie all’ausilio dell’ago di un microscopio a effetto tunnel.
Proprio come accade con le tesserine numerate del gioco del 15, i buchi possono essere spostati, formando così uno schema preciso che forma bit, lettere, parole e perfino un intero testo. Gli spazi vuoti possono essere sistemati anche in maniera da formare dei segnali che forniscono informazioni, ad esempio, indicando se c’è un guasto dovuto ad un difetto a livello atomico.
Grazie a questa tecnologia, i ricercatori sono riusciti a sviluppare una memoria di un kilobyte, dove ognuno degli 8.000 bit è rappresentato dalla posizione di un singolo atomo. Una prova di principio importante, dunque, che però è ancora lontana da applicazioni pratiche: l’hard disk, infatti, funziona al momento solo in condizioni di vuoto spinto e alla temperatura 200 gradi sotto zero.
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