“Il primo passo nell’educare al benessere emotivo è dare voce a ciò che si prova”
( Goleman )
La favola dello scricciolo Nonimporta è stata scritta per i bambini che cercano di affrontare da soli le proprie emozioni, che non si permettono mai di protestare o dire che hanno paura; i bambini che si portano dentro troppe emozioni dolorose irrisolte; che si sono trovati a vivere esperienze disorientanti o insopportabili, senza riuscire a elaborarle con chiarezza.
Il libro si propone di aiutare i bambini con problemi di autocontenimento e di repressione emotiva attraverso il gioco e la fantasia. Oltre alla favola illustrata, il testo comprende una guida introduttiva alla lettura della storia e alla comprensione del suo valore terapeutico e numerosi esercizi, che forniscono al bambino un supporto per esprimersi in modo creativo e giocoso.
Il bambino può aprirsi con curiosità al sapere, solo se ha risolto le proprie tensioni emotive, le paure, le
incertezze, le inibizioni che soffocano il suo innato entusiasmo.
Egli deve necessariamente intraprendere il proprio processo di crescita, solo dopo aver dato
voce al suo mondo interiore, traducendo le pulsioni istintive immediate e caotiche dell' amigdala,
in pulsioni modulate, trasformate e gestibili che possono divenire nel tempo emozioni, ricchezza
espressiva e infine, sentimenti riconosciuti e chiamati per nome.
Serenità e fiducia sono il fondamento che garantisce al bambino, l’apertura verso il mondo, sono il
lasciapassare per l’esplorazione e la ricerca.
Questo è il processo per promuovere l’ autonomia (l’imprenditorialità). Egli si fa indipendente, opera scelte (sviluppo e apprendimento).
E’ in grado di orientarsi (risultati a distanza), nell’ambiente naturale e sociale che si allarga in
modo proporzionale al suo processo di crescita.
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