La mostra dedicata a Harry Potter resterà alla British Library fino al 28 febbraio
Un percorso diviso per materia – dalle pozioni alla divinazione fino alla difesa contro le arti oscure – in una cornice suggestiva, alla scoperta delle origini della magia moderna, quella che ha ispirato anche diversi aspetti di una delle saghe fantasy di maggior successo degli ultimi anni.
La British Library, in occasione del ventennale dell’uscita del libro “Harry Potter e la pietra filosofale” (1997), ha allestito una mostra dal titolo Harry Potter: a History of Magic, che resterà aperta fino al 28 febbraio.
I curatori hanno selezionato una grande varietà di oggetti, libri e manoscritti dagli archivi della British Library, per portare il pubblico in un viaggio attraverso le branche della magia che nei romanzi di Harry Potter vengono insegnate ai giovani maghi e alle giovani streghe.
L’esposizione comprende anche bozze dei libri della scrittrice J. K. Rowling e disegni dell’illustratore della serie, Jim Kay, in mostra per la prima volta.
Harry Potter: a History of Magic è un viaggio magico, che getta nuova luce sulla mitologia e sulla storia che stanno alla base delle tradizioni moderne.
I libri di Harry Potter sono ricchi di personaggi e creature magiche. Molte di queste sono creazioni originali della Rowling, ma altre hanno illustri antenati. Nel 1550, agli albori dell’età delle esplorazioni e delle scoperte di nuove specie di animali, l’autore francese Guy de la Garde dedicò un intero studio alla fenice, il mitologico animale capace, secondo la leggenda, di rinascere dalle sue ceneri. E in Harry Potter: a History of Magic è possibile vedere una copia a stampa di “L’Histoire et description du Phoenix” (Storia e descrizione della fenice), che contiene immagini a colori davvero vivide.
Davvero suggestivo l’allestimento, nelle sale sotterranee della British Library. Ogni stanza è dedicata a una materia e ha una propria, forte, caratterizzazione. La sezione dedicata alla divinazione – l’arte di predire il futuro – ha una foresta di tazzine volanti che scendono giù dal soffitto, palle di vetro dove è possibile scrutare in cerca di segnali, un’atmosfera avvolgente e calda; quella degli incantesimi boccini d’oro che svolazzano sulle pareti, voci che sussurrano formule, cappelli volanti.
Oltre ai manufatti in mostra, Harry Potter: a History of Magic propone una serie di installazioni interattive, per rendere l’esperienza ancora più magica. Nella sala delle pozioni ci sono calderoni interattivi da utilizzare per provare a distillare elisir, in quella dell’astrologia dei touch screen permettono di esplorare le costellazioni del grande planetario al centro.
Un percorso attraverso mitologia, storia e letteratura, per conoscere le fascinazioni che hanno ispirato J. K. Rowling per la sua serie di romanzi, ma anche per riscoprire il folklore e il nostro passato più o meno recente.
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