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17 feb 2018

A Cagliari domenica 18 febbraio si svolgerà Maslenitsa, il “carnevale slavo” per le vie della Marina

A Cagliari domenica 18 febbraio si svolgerà Maslenitsa, il “carnevale slavo” per le vie della Marina
A Cagliari domenica 18 febbraio si svolgerà, Maslenitsa il “carnevale slavo” per le vie della Marina con raduno alle ore 15.00 in Piazza San Sepolcro e, conclusione alle ore 17.00. Non mancheranno i tradizionali “Bliny” una sorta di “focaccine ” dai vari gusti, che rappresentano il sole, il simbolo di questa antica tradizione molto sentita in Ucraina, Bielorussia e Russia

La manifestazione itinerante sarà allietata dalla musica ed i canti di due virtuosi artisti Vladimir Hinko (fisarmonica), Maria Kutchinskaya (Salterio) solisti del complesso emerito di Stato della Bielorussia “Khoroshky”. Svetlana e Aksana operatrici del laboratorio di disegno e creatività artistica del progetto NOI-INSIEME LR 46/90 si occuperanno del face painting (trucchi del viso) per tutti i bambini che vorranno. 


Tanti piccoli giochi a premi e indovinelli per bambini e adulti con in palio souvenir e tipici dolci slavi. Verranno premiate, infine, le migliori maschere! La domenica di Masleniza e anche chiamata la giornata del “perdono” perché è tradizione, quando ci si incontra, chiedersi l’un l’altro scusa per le eventuali offese anche involontarie che si possono aver fatte ad amici, parenti e conoscenti! 

La manifestazione si tiene nell’ambito del Progetto “Rete per l’interazione culturale e la conoscenza” dell’Associazione Cittadini del Mondo Onlus – Biblioteca “Rodnoe Slovo” – Centro di lingua russa e cultura slava di Cagliari. Con il contributo della Fondazione di Sardegna ed il patrocinio del Consolato onorario Repubblica Belarus in Cagliari. 

La comunità immigrata proveniente dall’Europa Orientale e dall’area post-sovietica è molto presente in Sardegna, dove è grandemente maggioritaria la componente femminile, donne che svolgono un ruolo sociale molto importante, soprattutto nel settore della cura alla persona, tante di loro, infatti, sono lavoratrici badanti, alle quali sempre più sardi affidano la cura dei propri genitori anziani e nonni. 

Negli ultimi anni, i ricongiungimenti familiari, la nascita di numerose coppie miste, e la significativa presenza in città di studenti universitari provenienti in particolar modo dalla Bielorussia, allarga ulteriormente la composizione anagrafica e sociale di una comunità fortemente integrata desiderosa di condividere con i Sardi le proprie tradizioni nel segno dello scambio culturale.

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