L'opera racconta la storia di Antigone che decide di dare sepoltura al cadavere del fratello Polinice contro la volontà del nuovo re di Tebe, Creonte.
Creonte trova intollerabile l’opposizione di Antigone non solo perché si contravviene a un suo ordine, ma anche perché a farlo è una donna, in una società come quella dell'antica Grecia dove gli affari che concernono la città (ovvero la politica) sono esclusiva degli uomini.
Presentando lo scontro tra privato cittadino e Stato dispotico, l'opera è stata spesso vista, in tempi moderni, come una metafora dei diritti del singolo contro gli Stati totalitari.
L'autore
Sofocle (Atene 496 a.C. – Atene, 406 a.C.) è stato un drammaturgo greco antico.
È considerato, insieme ad Eschilo ed Euripide, uno dei maggiori poeti tragici dell'antica Grecia.
Traduzione a cura di Ettore Romagnoli
Ettore Romagnoli (1871-1938), accademico d'Italia, professore di Letteratura greca a Roma, fu uno dei protagonisti della cultura italiana nella prima metà del Novecento.
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