La Polonia è un paese particolarmente legato alle tradizioni e le festività pasquali sono vissute con particolare devozione ogni anno da quasi tutta la popolazione polacca. Come da tradizione cristiano-cattolica, le celebrazioni della Settimana Santa iniziano con la domenica delle palme (in polacco, niedziela palmowa).
Per l’occasione le palme vengono colorate e spesso decorate con nastri e piume. In alcune città polacche vengono anche organizzati dei concorsi per la palma pasquale più bella. È un evento pieno di colori, cui vale la pena di partecipare per ammirare palme di enorme dimensioni (alcune sono alte persino 30 metri!) decorate in modo fantasioso.
Quando arriva il momento della tre giorni pasquale, il Venerdì Santo è particolarmente sentito, perché in gran parte del paese si “rivive” la commemorazione della passione di Cristo attraverso il cammino della Via Crucis. Senza dubbio, una delle celebrazioni più intime si svolge a Kalwaria Zebrzydowska, comune rurale della Polonia meridionale dove si trova il secondo santuario più conosciuto del paese dopo quello di Jasna Góra a Częstochowa.
Il sabato diventa invece l’occasione per preparare la cosiddetta święconka, un cestino decorato che contiene al suo interno diversi prodotti tipici, quali il pane, le uova, la salsiccia, il sale e i famosi “agnelli di zucchero”.
Il cestino viene benedetto durante la celebrazione eucaristica della Messa.
Non va dimenticata nemmeno la tradizione del pisanki, che consiste nella decorazione a mano delle uova pasquali. Esistono diverse tecniche di decorazione, come per esempio quella di dipingere le uova con vernici acriliche oppure con tinte naturali (caffè, zafferano, barbabietole) stendendo la cera calda. Altrimenti si possono usare anche i pennarelli o lo smalto.
Una delle tecniche più complicate e raffinate si ottiene grattando il guscio delle uova con un ago, con l’obiettivo di formare motivi decorativi diversi. I pisanki sono preparati dai bambini a casa o a scuola, durante le lezioni di arte, nei giorni precedenti le feste. In alcune regioni della Polonia, le uova sono scambiate tra i familiari appena prima di iniziare il pasto pasquale.
Veniamo ora al cibo: il pasto più importante è la colazione che si consuma la mattina di Pasqua. Questa tradizione è molto sentita in Polonia, anche dalle famiglie meno credenti. Per la colazione le famiglie si riuniscono nelle proprie case, dove mangiano i prodotti benedetti del cestino święconka e altri piatti tipici della tradizione culinaria polacca.
Tra questi, vanno per la maggiore le zuppe barszcz biały (una zuppa di barbabietola) e lo żurek, una zuppa vecchia di generazioni, che è composta da farina di segale, legumi e patate, ed è servita con l’aggiunta di salsiccia di maiale e uova.
Tra i dolci regna la mazurek, ovvero una torta preparata in forme diverse, di solito a strati, che è farcita di crema o marmellata ed è abbondantemente decorata. L’altra opzione molto in voga è la babka, un dolce lievitato ricoperto di glassa o cioccolato e decorato con mandorle o frutta secca.
Al termine della colazione, arriva il momento della Messa di Pasqua. Il Lunedì, conosciuto in Polonia come il giorno di Śmigus-Dyngus, è l’occasione per le visite tra amici e spesso i bambini si danno da fare in simpatiche guerre dei gavettoni.
Il gioco deriva da una tradizione del passato, quando nelle campagne polacche i giovani bagnavano le ragazze con un secchio d’acqua come simbolo di buon auspicio. Oltretutto, nel periodo pasquale le piazze di molte città polacche si riempiono di bancarelle: i mercatini rappresentano un’ottima opportunità per conoscere meglio i prodotti tipici del paese e ammirare delle decorazioni colorate bellissime.
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