“Il poeta è colui che esprime la parola che tutti avevano sulle labbra e che nessuno avrebbe detta”. Mai frase del grande Giovanni Pascoli è più attuale in un’epoca nella quale le parole hanno “perso” il loro peso e valore. E proprio al poeta di San Mauro Pascoli, si rifà la sua città natale, con la 17esima edizione del Premio Pascoli di Poesia.
A promuoverlo Sammauroindustria, l’associazione pubblico-privato che raggruppa i principali imprenditori (calzaturieri e non solo), in una sorta di “Campiello della poesia”.
Un Premio d’illustri, negli anni passati assegnato a nomi di primo piano della poesia nazionale e internazionale (Mario Luzi, Giovanni Giudici, Yves Bonnefoy, Adonis, Nelo Risi, Franco Loi), punto di riferimento delle principali case editrici.
Due le sezioni, in Lingua e Dialetto, entrambe del valore di 2.000 euro.
La sezione in Lingua, promossa da Romagna Banca è aperta alle opere edite non prima del 1 maggio 2016; quella in dialetto (con testo italiano a fronte), è aperta alle opere pubblicate non prima del 1 maggio 2014. La partecipazione è gratuita.
Il Premio Pascoli contempla anche un premio Internazionale alla carriera a discrezione della giuria e il Premio all’Opera prima a cadenza biennale.
La giuria che vaglierà i lavori è composta da cinque esperti e studiosi di letteratura: Daniela Baroncini (Università di Bologna, presidente della giuria), Franco Brevini (università di Bergamo e Milano), Gualtiero De Santi (università di Urbino), Gianfranco Miro Gori (saggista, poeta), Piero Meldini (scrittore).
Il termine ultimo di partecipazione è il 30 aprile. La premiazione avverrà nel corso di una serata pubblica in programma al Museo di Casa Pascoli, casa natale del poeta Giovanni Pascoli.
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