Giasone, figlio del re di Iolco, cresce affidato al centauro Chirone perché il trono di suo padre è stato usurpato dallo zio Pelia.
Compiuti i vent'anni, Giasone reclamò il trono che gli spettava ma Pelia, convinto di mandarlo a morire, gli chiese di dimostrare il suo valore conquistando il Vello d'oro, il favoloso manto dell'ariete di Ermes.
Subito Giasone preparò una spedizione e si mise in viaggio con cinquantadue prodi, che furono chiamati Argonauti dal nome della nave, Argo.
Arrivato nella Colchide, l'eroe apprese dal re Eete che, prima di avere il Vello d'oro, avrebbe dovuto aggiogare due tori che soffiavano fuoco dalle narici e inseguito arare un campo e seminarvi i denti di un drago.
la figlia di Eete, Medea, si innamorò di
Giasone e decise di aiutarlo: poiché conosceva le arti magiche, gli fornì un unguento che lo rese invulnerabile contro i tori. Gli rivelò inoltre il modo di neutralizzare i giganti che sarebbero venuti fuori dal campo con l'intenzione di ucciderlo.
Con il suo aiuto Giasone riuscì nell'impresa e tornò vincitore in patria, dove ottenne il trono che gli aspettava.
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