Firenze, viale dei Colli.
Il ricco e potente imprenditore Alfonso Nassi è stato ucciso per un trauma da corpo contundente.
Sulla scena del crimine tutto è in perfetto ordine, non ci sono segni di effrazione né di colluttazione: solo il cadavere, rannicchiato in una posa contorta, sembra in contrasto con l’impeccabile arredamento.
A indagare sull’omicidio viene chiamata Valeria Bardi, meglio nota come la “commissaria”.
La dedizione totale al lavoro e il suo grande fiuto le hanno valso la fama di profiler e l’hanno portata, unica donna in Italia, a capo della Squadra Mobile di Firenze.
Questo comunque non le ha evitato un divorzio, un difficile rapporto con la figlia e una serie infinita di grane burocratiche.
Tra cui le pressioni del Questore per risolvere al più presto il caso Nassi.
I sospetti cadono dapprima sulla cerchia familiare: la moglie Tea, da cui la vittima si era appena separata, e i suoi amici Stefano e Giorgio – alquanto intimi – fin dai tempi dell’università; e successivamente sull’ambito lavorativo, le speculazioni edilizie e le attività più o meno legali della Edil Nassi.
Tra interrogatori e alibi da confermare, un inaspettato ritrovamento: il romanzo sentimentale di Stefano, da sempre innamorato di Tea, fonte preziosa di gossip sulle ambigue relazioni tra i sospettati.
Ma servirà molto di più alla tenace commissaria per rimettere ordine in questo angolo di mondo sporcato da delitti e vizi inconfessabili.
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