La brutta figlia di una strega cresce nella gelosia della bella sorellastra. Inevitabilmente, madre e figlia decidono di uccidere la ragazza: di notte le sbriciolerà la testa, sapendo che di solito la figlia dorme verso il muro e la figliastra verso il bordo.
Ma la figliastra origlia la conversazione e durante la notte si scambia di posto: la strega uccide la figlia e va a dormire. La figliastra, allora, prende la testa e sgocciolando vicino alla stufa, vicino alle scale e vicino al letto, ruba la bacchetta magica della strega e fugge con l’amante Roland.
Al mattino la strega chiama la figlia e le risponde la prima goccia di sangue, poi la seconda e poi la terza. La strega trova così il corpo decapitato della figlia e, furente, indossa gli stivali delle sette leghe, ma quando raggiunge i due amanti la ragazza ha trasformato sé stessa in una papera e Roland in un lago.
Il giorno seguente la ragazza si trasforma in un fiore in mezzo a una siepe di rovi e il fidanzato in un violinista. La strega però riconosce la figliastra nel fiore e appena cerca di coglierlo, Roland comincia a suonare. La musica è stregata, la vecchia comincia a ballare intorno al rovo le cui spine le lacerano il vestito fino a farla rimanere nuda. La strega continuerà a ballare in tondo fino a cadere a terra morta.
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