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18 set 2020

Nomadland. Un racconto d'inchiesta di Jessica Bruder

Nomadland, nato dall'inchiesta «Dopo la pensione» ci accompagna in un viaggio indimenticabile attraverso la vita, i sogni e le speranze dei nomadi del terzo millennio, per scoprire che, squarciato il velo illusorio del Sogno Americano, al di là è forse possibile scorgere una nuova realtà, più umana, più solidale, più bella. 

Da questo romanzo è tratto il film omonimo di Chloé Zhao, interpretato da Frances McDormand, vincitore del Leone d'oro alla Mostra del Cinema di Venezia 2020. 

Ogni giorno in America, il Paese più ricco del mondo, sempre più persone si trovano a dover scegliere tra pagare l'affitto e mettere il cibo in tavola. 

Di fronte a questo dilemma impossibile, molti decidono di abbandonare la vita sedentaria per mettersi in viaggio. 

In un mondo in cui basta un ricovero in ospedale al momento sbagliato per mandare in fumo i risparmi di una vita, in cui la previdenza sociale è praticamente inesistente e il peso dei debiti spinge molti alla disperazione, donne e uomini in età da pensione hanno iniziato a migrare da un lato all'altro del Paese attraverso i mezzi di trasporto più vari, tra un lavoro precario e l'altro. 

Tra loro Linda May: una nonna di 64 anni, dai capelli grigi, che vive viaggiando su un 28 piedi, e Bob Wells, diventato vero pilastro della comunità dei nomadi dopo anni di sofferenza e fallimenti. 

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