4 mag 2021

Shamas Principe Shardana di Ignazio Dessì



La scoperta di un antico papiro in Egitto, durante gli scavi del palazzo di un ministro di Ramses II, consente di riportare alla luce una misteriosa tomba ipogeica in Sardegna, dove, da millenni, un uomo e una donna dormono il sonno eterno. 

Al loro fianco un carro da battaglia, una navicella bronzea e due magnifiche spade, una spezzata ed una ancora intatta e brillante. Quelle armi testimoniano la meravigliosa storia di Shamas, mitico principe degli Shardana, il più glorioso dei Popoli del mare. 

Confermano le gesta dell'antico eroe e le sue vicissitudini, riesumando un appassionante racconto di coraggio, amore e odio occultato dal tempo. Tanti secoli sono passati da quando le vele porpora hanno percorso i mari, oltre la Jenna manna, sulla rotta per la terra dei minerali e degli animali feroci, dove è nato il rapporto fraterno del condottiero shardana col nobile egizio Keratef, ed è sbocciata la passione tra l'aitante Uramin e la bellissima Cleotef. Mentre nell'Isola del Grande verde, si consuma un atroce assassinio e il rapimento di un bambino innocente. Solo la sete di vendetta e la smania di ritrovare il piccolo possono tenere viva la fiamma vitale tra tanta disperazione, prima che, in mezzo ad atti di coraggio e mirabolanti colpi di scena, maturi l'amicizia tra l'eroe dell'Isola delle torri e il grande Ramses. 

Prove incredibili attendono gli shardana e i loro amici sulla pista dei rapitori, insieme a personaggi indimenticabili come il leggendario comandante della guardia del faraone, Sisara, o l'indomabile Karlien la rossa. 

La pista li condurrà dalla loro isola all'Egitto e al Regno ittita, tra isole incantate, montagne impervie e mari inesplorati, entro scenari di natura selvaggia, per giungere ai misteriosi templi dei sacerdoti custodi dei segreti, o a incontrare la Donna che vede e l'Errante. 

Mentre si profilano all'orizzonte gli scontri mortali con il perfido Kren-hantikos e la sua setta di incappucciati, e, soprattutto, con Hattus-hail lo sfregiato. Fino al grandioso epilogo nella battaglia di Kadesh. 

Una impresa epica per quei temerari, continuamente sospesi tra la vita e la morte, per coronare il destino che li attende, mille volte più grande di quanto si sarebbero aspettati. 

Il loro fato è legato infatti da un filo invisibile a quello di altri uomini e donne destinati a perpetuare, di generazione in generazione, una sacra missione, tra albe e tramonti secolari, nel susseguirsi di vite e destini che, come in un fatidico cerchio, rendono l'epilogo il preludio e il preludio l'epilogo. 

In modo che la grandiosa storia di un popolo, mai del tutto sepolta, possa riemergere finalmente dalle ombre del passato.

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