Nell’antichità il culto del Capodanno fu anche legato alla divinazione del Dio Giano, la cui particolarità era quella di avere due facce, una delle quali guardava in avanti cioè nel passato e l’altra nel futuro.
Quindi il giorno del Capodanno era molto suggestivo e importante.
Anche perché proprio in quella data i divinatori si impegnavano a fare le previsioni per il futuro degli uomini e degli eventi. Questa divinità si caratterizzava anche per il fatto di non avere ne madre ne padre e inoltre ricordiamo che il Dio Giano non trova nessun riscontro in nessuna mitologia.
Egli fu incaricato simbolicamente di controllare le porte del Cielo quasi come se fosse un custode e per questo fu chiamato Janitor, che significa genitore.
Questi racconti storici e mitologici, oltre ad essere affascinanti e interessanti, ci dimostrano una cosa. Il capodanno romano non è solo una semplice festa che ci fa passare da un anno all’altro e che ci vede fare baldorie con famiglia e amici ma è molto di più.
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