Hag 'Amin al-Husayni fu l'assoluto protagonista della nascita del moderno fondamentalismo islamico e, di conseguenza, della lotta armata ('intifadah) contro gli ebrei, condotta attualmente da numerose organizzazioni terroristiche islamiche.
Personalità molto controversa, oratore incendiario, rampollo di una delle più notabili famiglie arabe della Palestina (ma dal curioso aspetto "occidentale": aveva i capelli biondi e gli occhi azzurri), al-Husayni fu un visionario crudele che in nome del nazionalismo arabo e dell'antisemitismo, strinse un'alleanza tattica con il nazismo in forza della quale 100.000 musulmani combatterono come volontari nelle divisioni tedesche.
Tra i più accesi sostenitori della Soluzione Finale, si macchiò direttamente di atti feroci quale il sabotaggio dei negoziati tra i nazisti e gli Alleati per la liberazione di prigionieri tedeschi, in cambio della fuga verso la Palestina di 4000 bambini ebrei destinati alle camere a gas.
Dopo la guerra, scampato a Norimberga, al-Husayni si divise tra l'Egitto, dove rinsaldò i rapporti con il fondatore dei Fratelli musulmani, e Beirut, dove prese sotto la propria ala protettrice un giovane che diventerà uno dei protagonisti della politica mediorientale: Yäsir 'Arafat.
Sulla base di una documentazione vasta e rigorosa e di numerosi documenti inediti, Dahn e Rothmann offrono il ritratto definitivo del "Führer del mondo arabo", e forniscono un importante contributo alla comprensione del fondamentalismo islamico.

Nessun commento:
Posta un commento