Nella foto satellitare che Jenna Williams mostra agli studenti dell'università di Georgetown, la Corea del Sud è un reticolo scintillante di città e villaggi.
Ma sopra Seoul, oltre il 38° parallelo, le luci cedono il posto a una terra d'ombra in cui solo la capitale, Pyongyang, emette una cupa incandescenza.
Tutti conoscono il prestigioso curriculum di Jenna, all'anagrafe Jee-min, una delle massime esperte mondiali della Corea del Nord; ciò di cui nessuno è al corrente è il dramma che l'ha irreparabilmente segnata: la scomparsa, dodici anni prima, della sorella gemella Soo-min, rapita sulla spiaggia di Baengnyeong da un sottomarino del regime.
