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1 feb 2019

Il Carnevale di Gabriele D'Annunzio

Il Carnevale di Gabriele D'Annunzio
La parola carnevale deriva dal latino “carnem levare” (“eliminare la carne”) che anticamente indicava il banchetto che si teneva l’ultimo giorno di carnevale (martedì grasso), subito prima del periodo di astinenza e digiuno della quaresima.

Carnevale vecchio e pazzo
s’è venduto il materasso
per comprare pane e vino
tarallucci e cotechino.

E mangiando a crepapelle
la montagna di frittelle
gli è cresciuto un gran pancione
che somiglia ad un pallone.

11 dic 2017

I RE MAGI di Gabriele D'Annunzio

I RE MAGI  di Gabriele D'Annunzio
La notte era senza luna; ma tutta la campagna risplendeva di una luce bianca e uguale come il plenilunio, poiché il Divino era nato; dalla campagna lontana i raggi si diffondevano....
Il Bambino Gesù rideva teneramente, tenendo le braccia aperte verso l'alto, come in atto di adorazione; e l'asino e il bue lo riscaldavano col loro fiato, che fumava nell'aria gelida.
La Madonna e San Giuseppe di tratto in tratto si scuotevano dalla contemplazione, e si chinavano per baciare il figliolo.

30 gen 2016

Carnevale vecchio e pazzo (Gabriele D'Annunzio)

Carnevale vecchio e pazzo (Gabriele D'Annunzio)
Carnevale vecchio e pazzo 
(Gabriele D'Annunzio)

Carnevale vecchio e pazzo, s'è venduto il materasso
per comprare pane e vino, tarallucci e cotechino.
E mangiando a crepapelle, la montagna di frittelle
gli è cresciuto un gran pancione, che somiglia a un pallone.