Raccontato da Leo Ortolani, perfino il coronavirus può diventare un tema esilarante e degno di un sano, liberatorio scherno.
Non ci si può che arrendere alle risate di fronte a questo diario disegnato della pandemia, in cui l’autocertificazione è materia per scrittori fantasy, i politici si esibiscono in uscite sempre più improbabili e il protagonista assiste, impotente e smarrito, a un’escalation di situazioni surreali.
