1983 Siamo sull’orlo di un olocausto nucleare, la Guerra Fredda spacca il mondo in due blocchi e lo spettro di un conflitto è incombente. Nessuno si sente al sicuro e l’incubo del “first strike” – l’attacco preventivo a sorpresa – raggela i rapporti diplomatici, tesissimi.
In Polonia gli operai dei cantieri navali di Danzica oppongono un violento dissenso al governo filosovietico del generale Jaruzelsky, sostenuti dai finanziamenti di papa Giovanni Paolo II. Lo stesso papa che solo due anni prima aveva rischiato la vita in un attentato a opera del KGB.