C'era una volta un bella bambina.. Sua nonna, le regalò un cappuccetto di velluto rosso, e, da allora la ragazzina venne chiamata Cappuccetto Rosso.Un giorno, Cappuccetto Rosso, andò a trovare la nonna, che abitava nel bosco. Ma...
Qua, sfortunatamente, incontrò il lupo. Ignara di quanto potesse essere malvagio, non esitò a dialogare con lui.
- Buon giorno, Cappuccetto Rosso, - egli disse. - Grazie, lupo.
- Dove vai cosi presto, Cappuccetto Rosso? - Dalla nonna.- Cos 'hai sotto il grembiule? - Vino e focaccia: ieri abbiamo cotto il pane; così la nonna, che è debole e malata, se la godrà un po' e si rinforzerà.
- Dove abita la tua nonna, Cappuccetto Rosso?
- Nel bosco, sotto le tre grosse querce.
Il lupo pensò bene di fare di due pasti un sol boccone: la bambina, sarà più saporita della vecchia? E se se le mangiasse entrambi? Fatte tali considerazioni, disse a Cappuccetto Rosso :
- Vedi, Cappuccetto Rosso, quanti bei fiori?
- Perché non li porti alla nonna?
- Le farà tanto piacere, ricevere un dono prezioso dalla sua amata nipotina.
Il luposi precipitò nell'abitazione casa della nonna e bussò alla porta.
- Chi è?
- Cappuccetto Rosso, che ti porta vino e focaccia; apri.
- Alza il saliscendi, - gridò la nonna: - io son troppo debole e non posso levarmi.
Il lupo alzò il saliscendi, la porta si spalancò e, senza dir molto, egli andò dritto a letto della nonna e la ingoiò.
Poi si mise le sue vesti e la cuffia, si coricò nel letto e tirò le coperte ..
Ma Cappuccetto Rosso aveva girato in cerca di fiori, e quando n'ebbe raccolti tanti che più non ne poteva portare, si ricordò della nonna e s'incamminò.
Si meravigliò che la porta fosse spalancata ed entrando nella stanza ebbe un'impressione cosi strana che pensò:
" Oh, Dio mio, oggi, che paura! e di solito sto cosi volentieri con la nonna! " Esclamò:
- Buon giorno! - ma non ebbe risposta.
Allora s'avvicinò al letto e scostò le cortine: la nonna era coricata, con la cuffia abbassata sulla faccia e aveva un aspetto strano.
- Oh, nonna, che orecchie grosse!
- Per sentirti meglio.
- Oh, nonna, che occhi grossi!
- Per vederti meglio.
- Oh, nonna, che grosse mani!
- Per meglio afferrarti.
- Ma, nonna, che bocca spaventosa!
- Per meglio divorarti!.
E subito il lupo balzò dal letto e ingoiò il povero Cappuccetto Rosso.
Saziato il suo appetito, si rimise a letto, s'addormentò e cominciò a russare sonoramente.
Proprio allora passò li davanti il cacciatore.
Entrò nella stanza e, avvicinatosi al letto, vide il lupo.
- Eccoti qua, vecchio impenitente, - disse, - è un pezzo che ti cerco.
Stava per puntare lo schioppo, ma si rese conto che il lupo aveva mangiato la nonna e, che potesse ancora salvarla.
Cominciò a tagliare la pancia del lupo addormentato.
E....
Dopo due tagli, vide brillare il cappuccetto rosso, e dopo altri due la bambina saltò fuori gridando:
- Che paura ho avuto! com'era buio nel ventre del lupo!
Poi venne fuori anche la vecchia nonna, ancor viva, benché respirasse a stento.
E Cappuccetto Rosso corse a prender dei pietroni.
Riempi' la pancia del lupo, che al suo risveglio, tentò di scappare, ma le pietre erano cosi pesanti che subito s'accasciò e, morì.
Il cacciatore scuoiò il lupo e si portò via la pelle; la nonna mangiò la focaccia e bevve il vino che aveva portato Cappuccetto Rosso, e stette meglio.
La nostra eroina, invece, tornò a casa tutta allegra.
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