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8 ott 2024

Sweetheart Roland dei fratelli Grimm

C’era una volta una donna che era una strega e aveva due figlie: una, brutta e cattiva, era la sua figlia; l’altra, buona e bella, era la figliastra. 

Ed ella tanto amava la prima, quanto odiava la seconda. 

Un giorno la figliastra aveva un bel grembiule che piaceva all’altra, tanto che quest’ultima,invidiosa, andò dalla madre e disse: “Quel grembiule deve essere mio”. “Stà tranquilla, bimba mia, lo avrai” disse la vecchia. 

“La tua sorellastra ha meritato la morte da un pezzo, e questa notte, mentre dorme, verrò a tagliarle la testa. Bada solo di coricarti dietro e spingila ben bene sul davanti.” 

La povera fanciulla sarebbe stata perduta se, per caso, non si fosse trovata in un angolo da cui poté sentire tutto. Quando fu l’ora di andare a dormire, lasciò che si coricasse prima la sorella cattiva, e che si mettesse dietro, come desiderava; ma non appena questa fu addormentata, la sollevò e la mise sul davanti vicino al bordo del letto, prendendo il suo posto dall’altra parte.

11 dic 2020

Faithful Johannes dei fratelli Grimm


Un giovane re si innamora follemente della principessa del palazzo d’oro dopo aver visto un suo dipinto ed escogita un piano per rapirla. 

Il giovane re e il servo Johannes partono per il regno d’oro, convincono con un trucco la principessa a salire sulla barca con loro e la rapiscono. La fanciulla è terrorizzata, ma quando il rapitore le dice che è un re, va tutto a posto e i sue di sposano. 

Il fedele Johannes intanto ascolta tre corvi che stanno predicendo la cattiva sorte del re: un cavallo rosso, una camicia avvelenata e la morte della moglie. L’unico modo per salvare il re è quello di sparare al cavallo in testa, bruciare la camicia avvelenata e prendere tre gocce di sangue dal seno destro della nuova regina. 

Sweetheart Roland dei fratelli Grimm


La brutta figlia di una strega cresce nella gelosia della bella sorellastra. Inevitabilmente, madre e figlia decidono di uccidere la ragazza: di notte le sbriciolerà la testa, sapendo che di solito la figlia dorme verso il muro e la figliastra verso il bordo. 

Ma la figliastra origlia la conversazione e durante la notte si scambia di posto: la strega uccide la figlia e va a dormire. La figliastra, allora, prende la testa e sgocciolando vicino alla stufa, vicino alle scale e vicino al letto, ruba la bacchetta magica della strega e fugge con l’amante Roland. 

23 mar 2020

Hansel e Gretel dei Fratelli Grimm

Hansel e Gretel dei Fratelli Grimm
C’era una volta un boscaiolo che aveva due bambini: Hänsel e Gretel. Il boscaiolo era un uomo terribilmente povero e non aveva niente per sfamare i due piccoli. Così, una notte, decise insieme alla madre di abbandonarli nel bosco. 

La mattina seguente, li portò con se nel bosco, con la scusa di insegnargli a fare la legna, in modo che anche loro potessero aiutarlo. Percorsero insieme miglia e miglia; Hänsel e Gretel erano ormai sfiniti quando i tre giunsero in una radura, nel bel mezzo del bosco. 

A questo punto, il padre disse loro di aspettarlo lì mentre andava a cercare un bell’albero da tagliare e si allontanò. I due bambini lo aspettarono per tutto il giorno, fino al tramonto: non potevano credere di essere stati abbandonati. 

Decisero però di cercare la via del ritorno prima del buio, e si misero in cammino. Hansel e Gretel avevano ormai perso la strada e girovagavano senza meta, quando si imbatterono in una casetta piccina. 

RAPERONZOLO dei Fratelli Grimm

RAPERONZOLO  dei Fratelli Grimm
C’era una volta una donna, che aspettava una bambina. Dalla finestrella della loro piccola casa, si vedeva il giardino di una maga, nel quale crescevano fiori e frutti di qualsiasi genere. La donna, ogni giorno si metteva alla finestra e guardava quel giardino. Un bel giorno le venne voglia di assaggiare i raperonzoli che vi crescevano. Cercò di contenersi, ma la sua voglia era incontenibile: suo marito, non appena se ne accorse, poiché le voleva un gran bene, si intrufolò di nascosto nel giardino della maga e portò via un bel mazzetto di raperonzoli.

Il giorno dopo, però, la voglia non era passata: anzi, era aumentata a dismisura. Il marito, di nuovo entrò nel giardino di soppiatto, ma non aveva ancora raccolto il primo raperonzolo che si trovò la maga dinnanzi. L’uomo si scusò, raccontò della voglia insaziabile di sua moglie e di come fosse saggio accontentare una donna quando aspetta un bambino.

“E sia” disse la maga “prendi tutti i raperonzoli che vuoi dal mio giardino, oggi e anche nei prossimi giorni; ma quando nascerà la vostra bambina, la prenderò io”. Quando la moglie partorì, comparve accanto a lei la maga che prese la bambina, decise di chiamarla Raperonzolo e la portò via.

2 ott 2019

I fedeli animali dei fratelli Grimm

I fedeli animali  dei fratelli Grimm
C’era una volta un uomo che aveva poco denaro, e con quel poco che gli rimaneva se ne andò in giro per il mondo. Giunse in un villaggio dove i fanciulli correvano tutti insieme, gridando e facendo chiasso.
– Che cosa state facendo, ragazzi? – domandò l’uomo.
– Abbiamo preso un topo – risposero quelli. – Ora lo facciamo ballare, guardate che divertimento! Come saltella!

Ma all’uomo il povero animaletto faceva pena, perciò disse:
 – Lasciate andare il topo, ragazzi, in cambio vi darò del denaro.
Egli diede loro dei soldi e quelli liberarono il topo, che corse più in fretta che poté a rifugiarsi in un buco.

3 mar 2019

Faithful Johannes dei fratelli Grimm

Faithful Johannes dei fratelli Grimm
Un giovane re si innamora follemente della principessa del palazzo d’oro dopo aver visto un suo dipinto ed escogita un piano per rapirla. Il giovane re e il servo Johannes partono per il regno d’oro, convincono con un trucco la principessa a salire sulla barca con loro e la rapiscono. La fanciulla è terrorizzata, ma quando il rapitore le dice che è un re, va tutto a posto e i sue di sposano.

Il fedele Johannes intanto ascolta tre corvi che stanno predicendo la cattiva sorte del re: un cavallo rosso, una camicia avvelenata e la morte della moglie. L’unico modo per salvare il re è quello di sparare al cavallo in testa, bruciare la camicia avvelenata e prendere tre gocce di sangue dal seno destro della nuova regina. Il tutto senza dire nulla di queste missioni, altrimenti verrà trasformato in pietra.

Il passero e il cane dei fratelli Grimm

Il passero e il cane dei fratelli Grimm
Un cane affamato fugge dal suo perfido padrone e incontra un passero: i due diventano amici. Il passero ruba carne e pane per il cane e i due dormono insieme per strada. Un giorno un carro sta per travolgere il cane, il passero dice al conducente di fare attenzione, ma questi non gli presta attenzione e passa sopra al cane, uccidendolo. Il passero giura vendetta e promette al conducente che perderà carro e cavalli.

Il passero comincia a beccare gli occhi di uno dei cavalli, il conducente con la scure cerca di far fuori il passero, ma spacca solo la testa al cavallo. Il passero passa agli occhi degli altri cavalli e anche a loro viene spaccata la testa. A questo punto il vendicativo passero se la prende con la casa del cocchiere. Svolazza di stanza in stanza, il conducente lo insegue spaccando tutto con la sua scure.

7 lug 2018

Pollicino di Jakob e Wilhelm Grimm

Pollicino di Jakob e Wilhelm Grimm
C'era una volta un povero contadino che una sera se ne stava seduto accanto al focolare ad attizzare il fuoco, mentre sua moglie filava. A un certo punto disse: -Com'è triste non aver bambini! E' così silenziosa la nostra casa, mentre dagli altri c'è tanto baccano e tanta allegria!-.

-Sì- rispose la donna sospirando -fosse anche uno solo e pure piccolissimo, non più grande di un pollice, sarei già contenta, e gli vorremmo un gran bene.- Ora avvenne che la donna incominciò a star male, e dopo sette mesi diede alla luce un bambino, perfettamente formato, ma non più grande di un pollice. Allora essi dissero -E' proprio come lo abbiamo desiderato, e sarà il nostro caro figlioletto- e, dalla statura, lo chiamarono Pollicino. 

Non gli lesinarono il cibo, tuttavia il bimbo non crebbe e rimase com'era al momento della nascita. E aveva uno sguardo intelligente e si mostrò ben presto un ometto attento e giudizioso, che riusciva in tutto quello che intraprendeva. Un giorno il contadino si preparava ad andare nel bosco a tagliar legna, e mormorò: -Se ci fosse qualcuno che venisse a prendermi con il carro!-. -Oh babbo- esclamò Pollicino -lo farò io; il carro sarà nel bosco a tempo debito.- L'uomo si mise a ridere e disse: -Com'è possibile? Sei troppo piccolo per guidare un cavallo con le redini-. -Non fa niente, babbo, se la mamma vuole attaccarlo, mi metterò nell'orecchio del cavallo e gli suggerirò dove deve andare.- -Be'- rispose il contadino -proviamo, per una volta.- 

Quando giunse l'ora, la madre attaccò e mise Pollicino nell'orecchio del cavallo, e il piccolo gli gridava dove doveva andare: -Uh e oh! a destra e a sinistra!-. Tutto andò regolarmente come se ci fosse stato un cocchiere, e il carro se ne andava dritto verso il bosco. Ora avvenne che a una svolta, mentre il piccino gridava: -A sinistra!- passarono di lì due forestieri. -Dio mio!- disse l'uno -che è mai questo? C'è un carro e un carrettiere invisibile guida il cavallo!- -C'è qualcosa che non va- disse l'altro -seguiamolo e vediamo dove si ferma.- Intanto il carro andò dritto nel bosco dove spaccavano la legna. 

Quando Pollicino scorse suo padre, gridò: -Hai visto, babbo, eccomi qui con il carro, adesso mettimi giù-. Il contadino afferrò il cavallo con la sinistra, e con la destra tirò giù dall'orecchio il suo figlioletto, che tutto allegro si mise a sedere su di un fuscello di paglia. Quando due forestieri videro Pollicino, ammutolirono dallo stupore L'uno prese l'altro in disparte e disse: -Ascolta, quell'omuncolo potrebbe fare la nostra fortuna, se lo faremo vedere a pagamento in una grande città: compriamolo!-. Si avvicinarono al contadino e dissero: -Vendeteci l'omino, lo tratteremo bene!-. -No- rispose il padre -non venderei la radice del mio cuore per tutto l'oro del mondo.- 

Biancaneve: Una fiaba dei fratelli Grimm

Biancaneve:  Una fiaba dei fratelli Grimm
Una volta, in inverno inoltrato, mentre i fiocchi di neve cadevano dal cielo come piume, una regina cuciva seduta accanto a una finestra dalla cornice d'ebano. E, mentre cuciva e alzava gli occhi per guardare la neve, si punse un dito e tre gocce di sangue caddero nella neve. 

Il rosso era così bello su quel candore, che ella pensò fra sè‚: "Avessi un bambino bianco come la neve, rosso come il sangue e nero come il legno della finestra! ." Poco tempo dopo, diede alla luce una bimba bianca come la neve, rossa come il sangue e con i capelli neri come l'ebano; e, per questo, la chiamarono Biancaneve. E, quando nacque, la regina morì. 

Dopo un anno, il re prese di nuovo moglie: una donna bella, ma orgogliosa; non poteva tollerare che qualcuno la superasse in bellezza. Possedeva uno specchio e, quando vi si specchiava, diceva:-Specchio fatato, in questo castello, hai forse visto aspetto più bello?

-E lo specchio rispondeva:-E' il tuo, Regina, di tutte il più bello!
-Ed ella era contenta, perché‚ sapeva che lo specchio diceva la verità. Ma Biancaneve cresceva, diventando sempre più bella e, quand'ebbe sette anni, era bella come la luce del giorno e più bella della regina stessa. 

Cappuccetto Rosso: fiaba di Jakob e Wilhelm Grimm

Cappuccetto Rosso: fiaba di Jakob e Wilhelm Grimm
C'era una volta una dolce bimbetta; solo a vederla le volevan tutti bene, e specialmente la nonna che non sapeva più che cosa regalarle. Una volta le regalò un cappuccetto di velluto rosso, e poiché‚ le donava tanto, ed ella non voleva portare altro, la chiamarono sempre Cappuccetto Rosso. 

Un giorno sua madre le disse: "Vieni, Cappuccetto Rosso, eccoti un pezzo di focaccia e una bottiglia di vino, portali alla nonna; è debole e malata e si ristorerà. Sii gentile, salutala per me, e va' da brava senza uscire di strada, se no cadi, rompi la bottiglia e la nonna resta a mani vuote." "Sì, farò tutto per bene," promise Cappuccetto Rosso alla mamma, e le diede la mano. Ma la nonna abitava fuori, nel bosco, a una mezz'ora dal villaggio. 

Quando Cappuccetto Rosso giunse nel bosco, incontrò il lupo, ma non sapeva che fosse una bestia tanto cattiva e non ebbe paura. "Buon giorno, Cappuccetto Rosso," disse questo. "Grazie, lupo." - "Dove vai così presto, Cappuccetto Rosso?" - "Dalla nonna." 

I musicanti di Brema ( fiaba dei fratelli Grimm)

I musicanti di Brema ( fiaba dei fratelli Grimm)
Un uomo aveva un asino che lo aveva servito assiduamente per molti anni; ma ora le forze lo abbandonavano e di giorno in giorno diveniva sempre più incapace di lavorare. Allora il padrone pensò di toglierlo di mezzo, ma l'asino si accorse che non tirava buon vento, scappò e prese la via di Brema: là, pensava, avrebbe potuto fare parte della banda municipale. 

Dopo aver camminato un po', trovò un cane da caccia che giaceva sulla strada, ansando come uno sfinito dalla corsa. "Perché‚ soffi così?" domandò l'asino. "Ah," rispose il cane, "siccome sono vecchio e divento ogni giorno più debole e non posso più andare a caccia, il mio padrone voleva accopparmi, e allora me la sono data a gambe; ma adesso come farò a guadagnarmi il pane?" 

- "Sai?" disse l'asino. "Io vado a Brema a fare il musicante, vieni anche tu e fatti assumere nella banda." Il cane era d'accordo e andarono avanti. Poco dopo trovarono per strada un gatto dall'aspetto molto afflitto. "Ti è andato storto qualcosa?" domandò l'asino. 

"Come si fa a essere allegri se ne va di mezzo la pelle? Dato che invecchio, i miei denti si smussano e preferisco starmene a fare le fusa accanto alla stufa invece di dare la caccia ai topi, la mia padrona ha tentato di annegarmi; l'ho scampata, è vero, ma adesso è un bel pasticcio: dove andrò?" 

26 dic 2017

La scodella del nonno dei Fratelli Grimm

La scodella del nonno dei Fratelli Grimm
C’era una volta un vecchio nonno, ma tanto vecchio, che non ci vedeva quasi più e le mani gli tremavano, non aveva più denti, e quando mangiava, la minestra gli ricadeva dalla bocca sulla tovaglia. 

E per questo, suo figlio e sua nuora non lo vollero più a tavola con loro e il povero vecchio, solo e malinconico, mangiava la sua zuppa nel canto del fuoco. Un giorno, che le mani gli tremavano più del solito, ecco che la scodella gli scivola di mano e si rompe in mille pezzi. La nuora colmò il vecchio di rimproveri e la sera a cena, gli versò la zuppa in una ciotola di legno: “Almeno, questa non la romperete”. 

14 lug 2017

Il principe ranocchio di Jachob e Wilhelm Grimm

Il principe ranocchio di Jachob e Wilhelm Grimm
Nei tempi antichi, quando desiderare serviva ancora a qualcosa, c'era un re, le cui figlie erano tutte belle, ma la più giovane era così bella che perfino il sole, che pure ha visto tante cose, sempre si meravigliava, quando le brillava in volto. 

Vicino al castello del re c'era un gran bosco tenebroso e nel bosco, sotto un vecchio tiglio, c'era una fontana: nelle ore più calde del giorno, la principessina andava nel bosco e sedeva sul ciglio della fresca sorgente; e quando si annoiava, prendeva una palla d'oro, la buttava in alto e la ripigliava; e questo era il suo gioco preferito. 

29 set 2015

Cappuccettto Rosso di Jakob e Wilhelm Grimm

C'era una volta un bella bambina.. Sua nonna, le regalò un cappuccetto di velluto rosso, e, da allora la ragazzina venne chiamata Cappuccetto Rosso.Un giorno, Cappuccetto Rosso, andò a trovare la nonna, che abitava  nel bosco. Ma...     
Qua, sfortunatamente, incontrò il lupo. Ignara di quanto potesse essere  malvagio,  non esitò a dialogare con lui.
- Buon giorno, Cappuccetto Rosso, - egli disse. - Grazie, lupo.
- Dove vai cosi presto, Cappuccetto Rosso? - Dalla nonna.- Cos 'hai sotto il grembiule? - Vino e focaccia: ieri abbiamo cotto il pane; così la nonna, che è debole e malata, se la godrà un po' e si rinforzerà. 
- Dove abita la tua nonna, Cappuccetto Rosso?
- Nel bosco, sotto le tre grosse querce.  

Il lupo pensò bene di fare di due pasti un sol boccone: la bambina, sarà più saporita della vecchia? E se se le mangiasse entrambi? Fatte tali considerazioni, disse a Cappuccetto Rosso :