L’obiettivo dell'evento è la promozione dell’editoria indipendente di qualità grazie alla partecipazione di 25 editori, metà romagnoli e metà provenienti dal resto d’Italia. In contemporanea alla presenza degli stand con tutte le pubblicazioni degli editori, si terranno 30 eventi e presentazioni.
I principali ospiti della nuova edizione sono Gianluigi Nuzzi ed Ettore Gotti Tedeschi che sabato 2 aprile alle ore 18 discutono del futuro della Chiesa Cattolica presentando i loro ultimi libri "Via Crucis" e "Un mestiere del diavolo", moderati da Paolo Gambi. Sempre sabato 2 aprile alle ore 16 Pierluigi Bazzocchi e Riccardo Saragoni presentano con il sindaco Paolo Lucchi il nuovo libro "Itinerari segreti dell'Emilia Romagna" guidando il lettore alla scoperta della Romagna sconosciuta, mentre alle 16.45 Claudio Venturelli racconta "I bei luoghi dell'Italia nascosta".
Domenica 3 aprile la manifestazione si apre con la premiazione degli autori selezionati al concorso letterario Ruledesigner giunto alla terza edizione grazie alla sponsorizzazione dell'omonima azienda.
Nel pomeriggio alle ore 16.30 nella sala al piano terra del Palazzo del Ridotto un altro grande ospite, Pino Scaccia, volto storico della Rai, che insieme a Silvia Gentilini (vicequestore di Faenza) e Gennaro Pesante (ufficio stampa della Camera dei Deputati) interviene al dibattito "Le notizie al tempo dei social network, come informarsi correttamente evitando bufale e manipolazioni".
Sempre alle 16.30 Elisabetta Boninsegna presenta il suo libro di cucina "Come ti cucino un'emozione". Alle 17.30 invece Serena Dellamore, a poche settimane dall'approvazione della legge sull'omicidio stradale, presenta il suo nuovo libro "Frammenti di vita. Storie di vittime della strada".
Ultimo evento della giornata la presentazione de "I segreti della cucina dell'Emilia Romagna" con Stefano Andrini che guida i lettori alla scoperta della cucina romagnola introdotto dal sindaco Paolo Lucchi.
Il programma ampio ed eterogeneo - che comprende quasi trenta presentazioni - è inoltre arricchito da una mostra di opere di artisti romagnoli curata da Giancarlo Padovani, per sottolineare la necessità di rendere tra loro comunicanti vari ambiti del sapere e della cultura.
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