
La Fenomenologia dello spirito, scritto nel 1807, descrive come la coscienza valuti un oggetto esteriore e si tramuti in sensibile, intuitiva e riflessiva. L'io diventa autoscienza, che tende a lottare con le altre autocoscienze per il proprio riconoscimento e, in relazione al legame signoria/servitu'.
Infine, l'io scopre l'identità di soggetto e oggetto, arrivando allo stadio della ragione o libertà, nelle quali l'uomo subordina la propria sensibilità e le sue pulsioni alla verità come sapere e, ad un ordine razionale e libero.
Ne La scienza della logica, 1812-1816, Hegel delinea il movimento del pensiero come processo concettuale basato sulla contrapposizione determinato/indeterminato: l'indeterminazione è un contenuto di pensiero naturale, non strutturato e unilaterale (procedimento analitico); la determinazione è data dalla mediazione, che fornisce un senso e una struttura al dato iniziale indefinito e oscuro, tramite attività del pensiero ( procedimento sintetico).
Le determinazioni concettuali sono frutto di un movimento aperto e contradditorio e di una totalità organica e sistematica, dove un significato muta nel suo contrario...
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