
La Fenomenologia dello spirito, scritto nel 1807, descrive come la coscienza valuti un oggetto esteriore e si tramuti in sensibile, intuitiva e riflessiva. L'io diventa autoscienza, che tende a lottare con le altre autocoscienze per il proprio riconoscimento e, in relazione al legame signoria/servitu'.
Infine, l'io scopre l'identità di soggetto e oggetto, arrivando allo stadio della ragione o libertà, nelle quali l'uomo subordina la propria sensibilità e le sue pulsioni alla verità come sapere e, ad un ordine razionale e libero.