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"Questa è la storia di un luogo in cui leggere è ancora un'avventura. Un luogo dove, a leggere, si rischia d'impazzire. Dove i libri possono ferire, avvelenare e perfino uccidere. Solo chi, pur di leggere, sia veramente disposto a correre simili rischi, solo chi sia pronto a giocarsi la pelle pur di conoscere la mia storia, mi segua e volti la pagina".
L'ammonimento di Ildefonso de' Sventramitis la dice lunga su questo romanzo ambientato a Zamonia.
Il famoso dinosauro poeta ci conduce in un viaggio alla volta di Librandia, per risolvere il mistero del manoscritto perfetto lasciatogli in eredità dal suo padrino. La leggendaria città è piena zeppa di pericoli, mostri feroci e libri dotati di vita propria. Qui incontreremo l'alter ego zamonico di Lovecraft, ma anche di Shakespeare, Edgar Alian Poe, Oscar Wilde, Honoré de Balzac e Goethe...
La città dei libri sognanti è un romanzo di Walter Moers pubblicato, per la prima volta, in Germania nel 2004 e in Italia il 13 ottobre 2006. È il quarto libro pubblicato su Zamonia, il fantastico mondo di Moers "dove tutto è possibile tranne la noia".Il romanzo è suddiviso in due parti, entrambe narrate in prima persona da Ildefonso de' Sventramitis. La prima è ambientata sulla superficie di Librandia, un'enorme città dove tutto ruota attorno alla scrittura, alla pubblicazione e alla collezione di libri di ogni genere.
La seconda parte, invece, si svolge nelle catacombe di Librandia, gli immensi e labirintici sotterranei della città, pieni zeppi di libri di ogni genere, da quelli viventi a quelli pericolosi
Dopo la morte del suo padrino poetico Danzelot lo Spaccasillabe, Ildefonso de' Sventramitis parte per Librandia, la città dei libri sognanti, alla ricerca dell'autore del manoscritto perfetto, lasciatogli in eredità dal suo padrino.
Avvelenato alla libreria antiquaria dello squalombrico Phistomefel Smeik, il vermicchione si risveglia nelle catacombe di Librandia, un labirinto sotterraneo pieno di libri, ma anche di numerosi pericoli. Durante il suo viaggio alla ricerca dell'uscita, Ildefonso finisce a Immonda, la discarica dei libri, incontra i librovori, sfugge alle grinfie degli arpiri e, approda a Castel Ombrate, residenza del Re delle Ombre, che decide di insegnargli come si scrive.
Il Re delle Ombre gli rivela poi di essere l'autore del manoscritto, causa delle sue disavventure, e che prima di essere una creatura mostruosa era un uomo; la sua trasformazione era avvenuta per mano di Phistomefel Smeik.
I due, ormai diventati amici, decidono di risalire in superficie e, approdati nella casa di Smeik, Omuncolosso (questo il vero nome del Re delle Ombre) si fa colpire da un raggio di luce, mortale per lui, e dà fuoco alla casa del nemico, insieme a tutta Librandia. Ildefonso, scappando, viene investito dall'ispirazione che dà il via alla sua fortunata carriera di scrittore.
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