Atena, dea della saggezza, è la figlia prediletta di Zeus. Protettrice di tutte le arti e fonte di assennati consigli, un giorno anche lei perde il lume della ragione...
Viveva in Lidia la più abile delle allieve di Atena, Aracne, la ricamatrice. Fiera della sua arte, decise di ricamare su un immenso arazzo di porpora la storia degli dei. Poi espose il suo capolavoro nella piazza del paese.
Molti accorrevano ad ammirarlo da tutta la Grecia e si complimentavano con l'artista. "Nemmeno Atena potrebbe fare di meglio", dicevano. Questi commenti arrivarono all'orecchio della dea, che abbandonò subito i suoi lavori per andare a vedere quello dell'allieva. Aracne, vedendola arrivare, s'inginocchiò davanti a lei e cominciò a tremare: troppo si era vantata di ciò che sapeva fare.
Atena le sorrise, benevola, ma appena posò gli occhi sugli stupendi disegni dell'arazzo, che brillava catturando i raggi del sole, aggrottò la fronte, irritata : la sua allieva l'aveva davvero superata ! Afferrò la tela ricamata, la stracciò con rabbia e ne sparse attorno i pezzi.
Aracne lanciò un urlo e scappò via. In un attimo era stato distrutto il suo lavoro più bello, che le era costato anni di pazienti fatiche... Corse a nascondersi nella foresta e Atena, che l'aveva seguita forse pentendosi del suo gesto crudele, la ritrovò morta. La povera ricamatrice si era appesa a un ramo con la sua cintura.
La dea pianse sul corpo senza vita dell'allieva, e pian piano quel corpo rimpicciolì e riprese a muoversi : era diventato un ragno, che subito cominciò a tessere la sua tela. "Tessi, piccola mia", sospirò la dea. "Ma d'ora innanzi lo farai per vivere, senza gloria. Non potrai più vantarti, sfidando gli dei".
Quando un raggio di sole batte sulla tela del ragno, si può notare come sia perfetto il suo ricamo.
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