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27 ago 2018

L'infelice amore di Orfeo

L'infelice amore di Orfeo
Figlio di Eagro e della musa Calliope, Orfeo col suono della sua cetra incanta perfino le belve: lupi, cinghiali, orsi, anche i leoni lo seguono affascinati dalla sua musica. Tornato dalla difficile spedizione degli Argonauti, dove è riuscito ad aiutare i compagni con la sua arte, sposa Euridice.

Il pastore Aristeo, che era da tempo innamorato di Euridice, il giorno stesso delle nozze andò a cercarla per rapirla. Appena lo vide, la fanciulla capì le sue intenzioni e si mise a correre, spaventata, attraverso il bosco. Così non vide una vipera nascosta nell'erba e fu morsa. 

Quando Orfeo la raggiunse, la bella Euridice era già scesa nel regno dei morti. Lo sposo, inconsolabile, vagò fino a trovare le porte di quel mondo di ombre e supplicò il dio che là regnava, Ade, di restituirgli la giovane moglie. 



Accompagnò la sua richiesta con un canto così dolce, una musica così commovente, che tutti gli abitanti di quel regno buio si fermarono ad ascoltarlo, commossi. E Ade acconsentì, ad un patto: "Euridice ti seguirà, te lo prometto. Ma tu non voltarti a guardarla finché non sarete fuori di qui". Felice, Orfeo s'incamminò verso l'uscita, invocando il nome dell'amata. La strada era in salita, immersa nella nebbia e Orfeo non riusciva a sentire i passi di Euridice.

Aveva una gran voglia di vedere il suo caro volto, di farle coraggio, ma il re degli inferi lo aveva avvertito: non doveva girarsi. L'uscita era ormai vicina, si vedeva il tenue bagliore del sole, là fuori, e Orfeo temeva di essere solo, a camminare verso la luce. 

E se Euridice fosse rimasta indietro? Se avesse perso la strada? Orfeo si girò di scatto...e vide l'ombra della sua sposa allontanarsi con un gesto disperato d'addio: il patto era stato infranto. Il povero Orfeo restò lì sette giorni, implorando che gli restituissero Euridice. 

Inutilmente. Continuò a cantare il suo dolore vagando per i monti finché le Baccanti, che amavano solo chi faceva baldoria con loro, lo uccisero. E la sua ombra poté scendere tra le altre, e riunirsi a Euridice.

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