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30 ago 2018

Teseo e il Minotauro

Teseo e il Minotauro
Teseo, nato da Etra, figlia del re di Trezene, e da Egeo, re di Atene, viene allevato dal nonno Pitteo e conosce il vero padre dopo aver raggiunto la maturità. Compie grandi imprese, la più famosa delle quali é l'uccisione del Minotauro.

Il Minotauro era un mostro con corpo umano e testa di toro, che il re di Creta Minosse teneva chiuso nel Labirinto, un palazzo pieno di corridoi e passaggi segreti da cui era impossibile uscire. Vinta una guerra contro Atene, Minosse aveva imposto alla città un atroce tributo: tutti gli anni sette fanciulle e sette fanciulli ateniesi dovevano essere dati in pasto al Minotauro.

Già da tre anni una nave con i fanciulli richiesti partiva per Creta, quando Teseo disse a suo padre: "Lascia partire anche me,  sulla nave dalle vele nere. Se riuscirò a uccidere il mostro, te ne accorgerai subito, perché in segno di vittoria metterò delle vele bianche al posto di quelle a lutto". Minosse accolse con disprezzo il figlio di Egeo, ma sua figlia Arianna s'innamorò all'istante di lui. 



Calata la notte, andò a trovarlo in segreto e affinché potesse ritrovare la strada del Labirinto gli affidò un gomitolo di filo e ne legò un'estremità alla porta del palazzo. Arianna attese fuori il suo eroe, mentre Teseo avanzava nel buio verso il mostro. Accanto a lui camminavano, piangendo, i fanciulli ateniesi destinati al sacrificio.

"Quel mostro è invincibile; divorerà anche te", dicevano al loro principe. A un tratto s'udì il terribile muggito del Minotauro, che s'avventò contro Teseo a testa bassa. L'eroe brandì la spada e gli troncò di netto il corno, lo raccolse e lo piantò nella fronte del mostro, che cadde morto. 

Di corsa Teseo e glia altri fanciulli, seguendo il filo di Arianna, raggiunsero con facilità l'entrata del Labirinto. Teseo però, forse perché ancora emozionato per l'impresa riuscita, sulla via del ritorno dimenticò di issare le vele bianche. Il padre, vedendole nere e credendolo morto, si getto in mare da una rupe altissima.

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