![Andrea Camilleri: I tacchini non ringraziano](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipjRcydB3BYz2mgZXCFQA4WDp0msfXE08nessTo9mYoihi9t8uKeUel4fuJ3X32Rl5NnMCQZjGsZjOp8JFmB0MQcqXaDknQcoDuSLHm20jw3oLF6r2U_wgF7O5tleLULRHn7N5zhMMX9A/s200/9788893816151.1000.jpg)
Cani, gatti, cardellini, ma anche volpi, serpenti e tigri sono descritti come portatori di uno spirito ricco di amore e di intelligenza, molto più complesso e profondo di quanto pensiamo: una 'magaria' inesauribile.
Ciascuno di loro sembra comprendere la logica degli uomini, che di volta in volta sfrutta a suo favore o prova a sconfiggere con varie strategie, sempre vincenti: dalla dignità dei tacchini al canto riconoscente di un cardellino, dall'astuzia di un leprotto alla commovente compostezza di un gatto innamorato, dalla mite bellezza di una capra alla puntualità discreta di un serpente.
Allo stesso tempo Camilleri ci ricorda che forse il mondo è diventato troppo brutto perché la bellezza degli animali abbia diritto a esistere.
Ogni storia ci lascia con la consapevolezza dolce-amara di tutto quello che rischiamo di perdere, ma anche con la quieta fiducia che sia ancora possibile un mondo in cui convivere e rispettarsi, con l'ausilio di un po' di buon senso e di umorismo, un mondo meno prepotente e più meritevole di bellezza. Quella che Paolo Canevari con la grazia e la leggerezza dei suoi animali ha fissato sulla carta, anche lui, per sempre.
Età di lettura: da 9 anni.
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